"Abbiamo chiesto una immissione nel
possesso dell'immobile antecedente rispetto ai termini che erano
stati prospettati". Lo ha detto il ministro della Giustizia,
Alfonso Bonafede, sottolineando di aver chiesto alla proprietà
dell'immobile ex Telecom che dovrà ospitare gli uffici penali
baresi di Procura e Tribunale, di poterlo usare prima dei tempi
previsti. Il ministro ne ha parlato in occasione del congresso
nazionale Aiga a Trani.
Per risolvere la questione del Palagiustizia barese,
dichiarato inagibile per rischio crollo, il ministro ha detto di
aver "mandato a Bari due task force. Una del ministero relativa
agli aspetti logistici e anche un aiuto dal dipartimento
dell'amministrazione penitenziaria, che fa da navetta tra la
vecchia e le nuova sede". "Per le notifiche - ha aggiunto -
stiamo studiando insieme al Tribunale, alla Corte di Appello e
agli addetti ai lavori il modo per affrontare il problema delle
notifiche che è conseguente alla sospensione dei termini".
La legge che ha sospeso i processi a Bari, infatti,
comporterà l'impegno per il Tribunale di notificare le nuove
udienze di circa 8.500 processi. "La task force sta lavorando
insieme agli uffici per le notifiche - ha detto Bonafede - e sta
valutando cosa è necessario fare su due aspetti: il supporto
telematico e fisico. Ma tutto questo è in fase di studio".
Sulla vicenda dell'edilizia giudiziaria barese, Bonafede ha
anche precisato di aver sempre "scelto la strada
dell'interlocuzione per risolvere una situazione di urgenza",
spiegando che "oggi, come tutti sanno, abbiamo una situazione
che continua ad essere di urgenza, perché considero le due sedi
di via Brigata Regina e Modugno delle sostituzioni delle tende,
ma abbiamo già individuato una soluzione molto più stabile e
stiamo facendo di tutto".
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