La Regione Puglia non potrà essere
risarcita dagli ex amministratori di Ferrovie Sud Est, accusati
di aver causato il crac da 230 milioni di euro della società,
concessionaria del servizio di trasporto. Lo ha deciso il gup
del Tribunale di Bari Francesco Pellecchia, rigettando la
richiesta di costituzione di parte civile della Regione
nell'udienza preliminare che si sta celebrando nell'aula bunker
di Bitonto. Il giudice ha rigettato anche la richiesta di
costituzione come parte civile di un ex dipendente della società
di trasporti pugliese. Ammessi i Ministeri dei Trasporti e
dell'Economia, la stessa società Fse e Ferrovie dello Stato.
Sono imputate 16 persone, tra le quali Luigi Fiorillo, già
commissario governativo, legale rappresentante e amministratore
unico della società. Gli imputati sono accusati, a vario titolo,
di bancarotta fraudolenta documentale, societaria e
patrimoniale, di dissipazione e distrazione di fondi. La Procura
ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per tutti.
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