(ANSA) - ROMA, 14 GEN - 'Jobs act' non fa rima con
licenziamento: lo rivela lo studio dell'Osservatorio statistico
dei consulenti del lavoro che, usando i microdati Cico (Campione
integrato delle comunicazioni obbligatorie), evidenzia come "il
contratto 'a tutele crescenti' non presenta maggior rischio di
licenziamento rispetto a quello soggetto al regime dell'art. 18,
tant'è che, a 39 mesi dall'assunzione, risulta licenziato il
21,3% dei dipendenti assunti nel 2015 col nuovo regime a fronte
del 22,6% dei neoassunti con contratto tradizionale nel 2014". E
gli accordi previsti dal 'Jobs act', inoltre, 'vivono' di più:
sempre a 39 mesi dall'assunzione, "il 39,3% di quelli stipulati
nel 2015 continuano ad essere attivi, contro il 33,4% di quelli
sottoscritti in regime di articolo 18", scrivono i
professionisti. (ANSA).