(ANSA) - ROMA, 05 DIC - "Sensibilizzare la filiera
dell'edilizia per individuare le nuove competenze necessarie ai
professionisti perché siano in grado di strutturare, su un
presupposto di sostenibilità, i progetti di architettura, di
urbanistica e di paesaggio, costituire una 'task force' che
diventi un interlocutore essenziale per le azioni future del
Governo; puntare ad essere interlocutori chiave per far sì che
città ed infrastrutture siano pensate in accordo con gli
obiettivi internazionali, in particolare tenendo in
considerazione l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e la
Roadmap Europea al 2050", nonché sollecitare l'aggiornamento e
l'approvazione del Pnacc, Piano nazionale di adattamento ai
cambiamenti climatici, e costruire un database 'open source' su
materiali, tecnologie, soluzioni di dettaglio e innovazioni a
disposizione della professione e alimentato dallo scambio con il
mondo delle imprese". Questi i punti programmatici degli
architetti italiani, "a favore di un Paese, come il nostro, con
molte fragilità, dal dissesto idrogeologico al rischio sismico
cui si aggiunge il cambiamento climatico, presentati in
occasione di COP25 in corso a Madrid". "Il mestiere e le
competenze dell'architetto - sottolinea il presidente
dell'Ordine professionale Giuseppe Cappochin - saranno
fondamentali per affrontare le sfide del futuro. Il mondo
costruito, lungo l'intera filiera, è responsabile per quasi il
40% delle emissioni di gas che alterano il clima, delle quali il
28% deriva dalla fase di utilizzo e l'11% dalla costruzione. A
questi temi si aggiungono quelli del recupero di un immenso
patrimonio edilizio e dell'azzeramento del consumo di suolo", si
chiude la nota. (ANSA).