(ANSA) - ROMA, 10 OTT - "L'ipotesi di differimento della
compensabilità dei crediti Irpef, Ires e Irap fino a dopo la
presentazione delle relative dichiarazioni per la parte
eccedente i 5.000 euro, come già avviene per i crediti Iva,
rischia di trasformarsi in un prestito forzoso a carico del
settore privato dell'economia". E' quanto afferma il presidente
del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani,
commentando alcune anticipazioni sul decreto fiscale collegato
alla manovra di bilancio circolate in queste ore. Secondo Miani
"per evitare il rischio di un prestito forzoso, sarà
assolutamente necessario garantire la possibilità di
presentazione delle dichiarazioni almeno dalla fine del mese di
febbraio, come avviene per l'Iva, altrimenti le compensazioni
resteranno bloccate fino all'autunno, con effetti evidentemente
inaccettabili e dannosi sia per i professionisti che per le
imprese". Miani esprime riserve anche sulle ipotesi di stretta
sulle compensazioni delle precompilate. "Comprendiamo le ragioni
di tutela erariale che portano all'idea di verificare
l'esistenza di debiti tributari del contribuente - afferma - e,
in caso di loro esistenza, di sottrazione di questi dal credito
Irpef che il datore di lavoro potrà effettivamente rimborsare al
contribuente. La questione delicata sta però
nell'identificazione dei debiti che potranno essere sottratti:
ci auguriamo non certo quelli in contestazione o quelli
prescritti ma non ancora sgravati. Dovranno essere quindi
crediti erariali per così dire certi, liquidi ed esigibili".
(ANSA).