(ANSA) - ROMA, 29 NOV - Per il 2020, le previsioni del
Bilancio previsione del 2020 approvato dal Comitato nazionale
dei delegati di Inarcassa (Cassa previdenziale degli ingegneri e
degli architetti) "ipotizzano un andamento di iscrizioni e
cancellazioni in linea con quello dell'anno precedente, con
iscritti a fine anno pari ad oltre 170.000 unità. Il saldo della
gestione previdenziale evidenzia la prosecuzione della fase di
ripresa della contribuzione corrente legata al recupero dei
redditi degli associati, a fronte di un fisiologico aumento
delle prestazioni", e nel 2020 "le pensioni erogate saranno poco
più di 39.000". Così recita la nota diffusa dall'Ente. "La
ripresa in corso, per quanto contenuta, del settore delle
costruzioni e la dinamica positiva delle compravendite
immobiliari, continua a favorire il recupero del fatturato e dei
redditi degli associati, in crescita per il terzo anno
consecutivo", si legge. "Il buon funzionamento del mercato del
lavoro - dice il presidente Giuseppe Santoro - in termini di
tassi di attività e di occupazione, è requisito fondamentale e
imprescindibile per la sostenibilità dei sistemi previdenziali
di lungo periodo e per l'adeguatezza delle prestazioni. Chi
governa non dovrebbe far confusione finanziando la previdenza
con i prelievi fiscali, e lo stato sociale con i contributi che
gravano sul lavoro. Inarcassa non si è lasciata distrarre dalle
incertezze e dalle tante direttive che si sono succedute. E' una
Cassa consapevole, rispettosa del lavoro e delle difficoltà
quotidiane e, per questo, convinta di dover assicurare la
solidità del futuro con il patrimonio, amministrato
nell'esclusivo interesse degli ingegneri ed architetti liberi
professionisti. La dimensione che ha raggiunto - conclude
Santoro -, il ruolo che ha svolto e che può assumere sia nel
contesto previdenziale, sia nella tutela e nella diffusione
della cultura dei liberi professionisti italiani, è anch'esso un
patrimonio che non si deve disperdere". (ANSA).