(ANSA) - ROMA, 12 GIU - L'Adepp, Associazione degli Enti
previdenziali privati, ha "per prima" interesse ad avere "un
quadro normativo chiaro e certo", e "un così lungo periodo di
incertezza e di norme, talvolta contradditorie, non è stato un
fatto positivo. Proprio per ovviare alla mancanza di un quadro
certo, ci siamo dotati di un codice di autoregolamentazione, che
ha già recepito al 90% le indicazioni previste nel regolamento
per la previdenza complementare della Covip, previste dal
decreto 166 del 2014". A sostenerlo il presidente Alberto
Oliveti, spiegando come, in quello delle Casse pensionistiche
dei professionisti, "essendo un codice di autoregolamentazione
non sono previste sanzioni, ma non sono i controlli a
preoccuparci, piuttosto la loro efficacia, perché quelli ci sono
già e tuttavia non hanno prevenuto quei casi per cui è dovuta
intervenire la giustizia penale. Casi di cui rispondono i
singoli, e che non sono evidentemente prevedibili con una norma
in un decreto", puntualizza. "Alla luce dell'esperienza maturata
con il codice di autoregolamentazione - va avanti - l'auspicio è
che il regolamento non contenga norme che ci obblighino a
soggiacere al codice degli appalti, perché per nostra esperienza
questo ingesserebbe eccessivamente il sistema, col rischio di
favorire un cartello composto da chi è abituato a muoversi nei
meandri delle normative italiane ed escludendoci dalla
possibilità di accedere a grandi investitori internazionali che
non sono interessate alle pastoie delle normative nazionali. La
stessa Covip nella sua ultima relazione al Ministero
dell'Economia chiede un regolamento sufficientemente flessibile
da consentire ai singoli Enti l'adozione di scelte gestionali
autonome e responsabili in ragione delle rispettive
specificità", chiude la guida dell'Adepp. (ANSA).