(ANSA) - ROMA, 25 APR - La Fondazione Enpam chiude il 2018
con un utile che si attesta ad oltre 1,3 miliardi di euro,
superando le stime del bilancio preconsuntivo, che prevedeva un
risultato positivo di 975,7 milioni: la sola gestione
previdenziale mostra un saldo positivo di 1,16 miliardi. Il
patrimonio arriva così a sfiorare i 21 miliardi di euro, con un
aumento di circa il 6,4 per cento rispetto all'anno precedente.
La riserva legale, che per legge deve consentire di pagare le
pensioni per almeno 5 anni in assenza di contributi, si attesta
nel caso dell'Enpam a 12,76 anni. Sono questi i dati presenti
nel bilancio consuntivo 2018 che verrà votato sabato 27 aprile
2019 dall'Assemblea nazionale dell'Ente di previdenza dei medici
e degli odontoiatri.
"La riforma batte l'esodo - commenta il presidente dell'Enpam
Alberto Oliveti ª- e facendo il confronto con le previsioni
attuariali, notiamo che stiamo rispettando la tabella di
marcia".La gobba previdenziale, rispettando le previsioni, ha
iniziato a fare impennare la curva dei pensionamenti proprio nel
2018, anno in cui è entrata a pieno regime la riforma
previdenziale avviata dall'Enpam nel 2013. Tutte le gestioni
hanno evidenziato lo scorso anno un incremento importante del
numero dei nuovi pensionati. Spicca la medicina generale con un
aumento del 23 per cento, ma anche la specialistica
ambulatoriale e la Quota B fanno registrare una crescita pari
rispettivamente a +10 e +12 per cento. Il dato assoluto dei
pensionati cresce così a 116.198 unità, con un aumento del 3,96
per cento, mentre gli iscritti attivi raggiungono quota 366.084.
Tra questi, 4.011 sono gli studenti al V e VI anno delle facoltà
di Medicina e Odontoiatria, un dato raddoppiato rispetto allo
scorso esercizio.
"Dai numeri il nostro sistema previdenziale si dimostra saldo.
Ma il nostro successo più importante lo registriamo per il patto
tra i giovani e i più anziani - commenta Oliveti -. Abbiamo
stretto l'anello di collegamento tra le generazioni. A chi
diceva 'Io la pensione non la vedrò mai', abbiamo risposto
dandogli prestazioni previdenziali ancora prima di cominciare a
lavorare".(ANSA).