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CRV - Conclusa la Sessione europea 2018

PressRelease

CRV - Conclusa la Sessione europea 2018

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Oggi in Consiglio regionale del Veneto

12 dicembre 2018, 17:41

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Politica - Il Consiglio regionale del Veneto ha concluso la Sessione europea 2018

(Arv) Venezia 12 dic. 2018 - Alla ripresa dei lavori della cosiddetta ‘Sessione europea”, in Aula ha preso la parola il Consigliere Stefano Valdegamberi (Gruppo Misto) che ha dapprima richiamato le figure dei ‘padri fondatori’ dell’assetto europeo attuale, ossia “i democristiani Robert Schuman, Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi” e di seguito ha richiamato l’idea di “un’Europa orgogliosa della propria identità e della propria storia, proponendo, nell’ambito di un diverso assetto istituzionale continentale, il rafforzamento delle identità territoriali a discapito delle capitali, simbolo statuale non più attuale”.

Alessandra Moretti del Partito Democratico ha rilevato che “l’Europa deve essere un’opportunità per il nostro paese e non una gabbia dalla quale scappare. Il nostro paese, nell’ambito di questa Europa, si è trasformato da paese agricolo a paese industrializzato, in un contesto di pace e di benessere che dura da 70 anni, nel mercato interno più grande del mondo: per fare un esempio delle opportunità offerte dall’Europa, ogni miliardo di euro in esportazioni genera 14.000 posti di lavoro. Dal punto di vista della sicurezza interna, richiamando i recenti fatti di Strasburgo, è necessario comprendere che il terrorismo di matrice islamica si combatte con l’intelligence europea. Per realizzare il Progetto Europa, ancora incompiuto, serve una fiscalità comune e uniforme, serve una moneta che non può rinforzarsi con 27 sistemi economici diversi, occorre tutelare la concorrenza, le politiche di progresso nelle politiche sociali, a tutela della maternità, ad esempio, e perseguire unità politica e fiscale. Restare in Europa è l’unica speranza per il nostro paese: la sovranità non si difende isolando il paese”.

“Se mancano i fondamentali politici e democratici, quelli stanno alla base della nostra cultura e del nostro ordinamento, basato sugli istituti del diritto romano - ha affermato il Consigliere Stefano Casali di Centro Destra Veneto - l’Europa non va da nessuna parte. Se questo consesso esprimerà i prossimi europarlamentari, il Veneto in Europa dovrà rivendicare le proprie peculiarità e dovrà essere forte nel tutelarle”.

“La storia non inizia con Roma - ha sottolineato l’esponente di Liberi e Uguali Piero Ruzzante - e la storia stessa dei Veneti, legata agli Heneti, giunti dal Medioriente e insediatisi lungo il lago di Garda e sui Colli Euganei, idealmente lo simboleggiano. L’Europa non è la Russia, e nemmeno gli Stati Uniti d’America, o la Cina: l’Europa deve essere l’Europa, ovvero la realizzazione del sogno maturato nelle carceri fasciste da uomini come Altiero Spinelli, che la pensarono unita, e che non si è ancora realizzata”.

“Nel corso del dibattito politico di oggi - ha aggiunto in conclusione la Consigliera Orietta Salemi (Partito Democratico) - non si è discusso ‘se’ restare in Europa, ma ‘come’ restare in Europa: ci sono temi infatti che sul piano politico non possono essere affrontati da soli. Credere nell’Europa non significa rinnegare il fatto di essere italiani o veneti; penso soprattutto ai giovani che sono già cittadini europei, grazie a iniziative come le azioni Comenius che dal ’95 consentono agli studenti di viaggiare e conoscere i propri coetanei: se ci aspettiamo che l’Europa si debba basare solo su ragioni economiche, abbiamo fallito”.

La legge regionale europea 2018, ovvero il Progetto di legge n. 353, la cui trattazione era iniziata in mattinata, è stata approvata con 27 voti favorevoli e 12 astenuti.

Di seguito, l’Aula esaminato la Rendicontazione n. 95 “Relazione sulla conformità dell'ordinamento regionale agli atti normativi e di indirizzo dell Unione europea”, documento che ha offerto lo spunto al Consigliere Andrea Zanoni (Partito Democratico) per intervenire “in merito all’assenteismo dei rappresentanti italiani nelle sedi istituzionali europee, in particolare presso il Parlamento Europeo e gli altri organismi, ove spesso l’Italia si fa rappresentare ai tavoli politici da funzionari, nonché in merito alle procedure d’infrazione aperte nei confronti della Regione del Veneto e in particolare alla procedura n. 2014/2147 riguardante la cattiva applicazione della Direttiva sulla qualità dell’aria, con particolare riferimento al superamento dei valori di PM10”. Sono intervenuti anche i Consiglieri regionali Sergio Berlato (Fratelli d’Italia-MCR), sul tema della legge elettorale europea, e Piero Ruzzante (Liberi e Uguali), che ha preannunciato il suo voto contrario. La Rendicontazione n. 95 è stata approvata con 22 voti favorevoli, 9 contrari e 4 astenuti.

Successivamente sono state approvate anche le Rendicontazioni n. 106 “Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) Euregio Senza Confini r.l. Relazione anno 2017”, con 25 voti favorevoli, 6 contrari e 6 astenuti, e n. 107 “Rapporto sugli affari europei - anno 2017”, relativo alle attività svolte ai fini della partecipazione della Regione del Veneto alle politiche dell'Unione europea, nell’anno 2017, con 24 voti favorevoli, 4 contrari e 8 astenuti, nonché la Risoluzione n. 99 “Sessione europea 2018 - indirizzi relativi alla partecipazione della Regione del Veneto alla fase ascendente e alla fase discendente del diritto dell’Unione europea”, che ha ricevuto il via libera unanime da parte dell’Aula.

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