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CRV - Ciambetti: Lagunari aggrediti in Campo Marzo a Vicenza, indice di degrado insopportabile.

PressRelease

CRV - Ciambetti: Lagunari aggrediti in Campo Marzo a Vicenza, indice di degrado insopportabile.

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

E' la denuncia del Presidente del Consiglio veneto

17 aprile 2018, 16:27

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca - Ciambetti: "Campo Marzo a Vicenza, no go area: l'aggressione ai Lagunari indice di un degrado insopportabile. Non dobbiamo rassegnarci, bisogna reagire con fermezza"

(Arv)  Venezia 17 apr. 2018 -       “Una ‘no go area’ si direbbe in Inglese e, in veneto,  no’ vo’ area, cioè là non m’azzardo ad entrare. In molte  città europee le no-go area sono  una tragica realtà e Vicenza è costretta ad adeguarsi a un degrado che poteva e doveva essere evitato se solo lo si fosse voluto”. Dura presa di posizione del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, dopo l’aggressione subita in Campo Marzo dalla ronda dei Lagunari “che nel pieno pomeriggio sono stati circondati  da un gruppo di immigrati giunti in soccorso di un loro compagno a cui i militari avevano chiesto i documenti - ha ricordato Ciambetti - Sono scene di ordinaria violenza in una zona che evidentemente non è più sotto il controllo delle autorità pubbliche se una banda di immigrati si sente libera di dettare la propria legge e attaccare i tutori dell’ordine che non possono di certo reagire con altrettanta violenza. Figuratevi le invettive, le proteste da parte dei rivoluzionari in cachemire e liberal chic se solo un soldato avesse esploso un colpo d’arma da fuoco in aria o colpito con una manganellata un aggressore. Assistiamo disarmati alla violenza importata e quello che un tempo era il luogo del divertimento oggi diventa lo spazio della violenza e dell’illegalità. Campo Marzo, viale Torino, Stazione Ferroviaria: qui abita il degrado che non si può fermare solo con la giusta repressione da parte delle Forze dell’Ordine. I Vicentini non si devono rassegnare a questo andazzo, bisogna reagire iniziando a togliere qualsiasi alibi ai delinquenti che hanno preso in ostaggio una parte della città. Capisco lo scoramento di poliziotti, carabinieri e militari che anche quando intervengono in maniera tempestiva, arrestano i delinquenti e poi se li ritrovano a piede libero nel volgere di poche ore: i farabutti si sentono, e purtroppo sono, impuniti. E’ questo uno stato di diritto o lo stato dei dritti e dei violenti che fanno quello che vogliono? Di certo ci sono tremende responsabilità per questo scenario immorale: è stata lasciata crescere la malapianta dell’impunità, si è dato l’idea che in Italia il rispetto delle leggi sia un optional, ad iniziare dall’ingresso nel nostro Paese senza documenti. Vicenza è vittima e i killer non sono solo i delinquenti, ma anche chi li ha protetti e lasciati fare”.

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