(ANSA) - VERONA, 13 FEB - Come trasformare uno scarto in
fattore produttivo, risparmiando costi di smaltimento e
guadagnandoci oppure illuminando la tour Eiffel. Se n'è parlato
nel convegno "Economia circolare, prospettive nel settore
agroindustriale" organizzato dalla Camera di Commercio di Verona
con lo Sportello Unico Ambiente delle Camere di Commercio del
Veneto.
"Con il termine 'Economia circolare' si indica - ha spiegato
il Segretario Generale della Camera di Commercio, Cesare Veneri,
aprendo i lavori - quell'economia capace di autorigenerarsi
grazie all'utilizzo dei materiali di scarto in successivi cicli
produttivi e riducendo al massimo gli sprechi. Questo nuovo modo
di fare economia sta attecchendo sempre più nella realtà del
tessuto imprenditoriale, tanto che alcune imprese l'hanno fatta
diventare parte integrante della propria mission aziendale,
intravedendo nella gestione sostenibile delle risorse
un'opportunità di crescita e sviluppo della propria attività".
E' il caso del Caseificio Elda srl di Vestenanova che
utilizza il siero di latte per la produzione di ricotta. Dal
siero si ricava la ricotta e, di risulta, la scotta: questa
sostanza, ancora molto ricca di sostanze nutritive viene
conservata, trattata e venduta all'industria che ne ricava
prodotti di bellezza.
L'energia sufficiente ad illuminare la Tour Eiffel per 15
mesi prodotta da 62 tonnellate di rifiuti: è il risultato
raggiunto, dopo tre anni, dal progetto di riciclo dei supporti
in carta siliconata delle etichette autoadesive utilizzate da
Cantina di Soave, da anni impegnata sul fronte del risparmio
energetico e della difesa dell'ambiente, in una logica di
sostenibilità e di economia circolare capace di ridurre
significativamente gli sprechi. Così, evitando di mandare in
discarica queste 62 tonnellate di rifiuti e decidendo, invece,
di riciclarle grazie al progetto RafCycle, gli scarti della
filiera sono diventati nuova carta, prodotta dalle cartiere Upm,
e la Cantina di Soave ha risparmiato energia 2.738.100 MJ. Il
Fondo Prognoi, azienda agricola di Laura Tinazzi ha ha fatto
della riduzione dello spreco la propria filosofia aziendale:
dalla pacciamatura delle piante, al compostaggio, all'utilizzo
dell'energia solare tutto è improntato al riutilizzo degli
scarti produttivi. (ANSA).