(ANSA) - BOLOGNA, 14 GEN - Frena l'economia
emiliano-romagnola nel terzo trimestre del 2018. E' quanto
emerge dall'indagine congiunturale curata da Unioncamere
Emilia-Romagna, in collaborazione con Confindustria e Intesa San
Paolo. I dati, infatti, indicano un aumento della produzione
dell'1,4% rispetto allo stesso periodo del 2017, che rappresenta
"un ulteriore sensibile rallentamento rispetto al trimestre
precedente", che si era attestato sul +2,4%.
Pur mantenendosi positivo (+1,7%), il fatturato estero
subisce il rallentamento del valore complessivo delle vendite e
la prospettiva non è incoraggiante, dato che gli ordini sono
sostanzialmente invariati rispetto al passato.
Tra i settori possono sorridere l'industria meccanica,
elettrica e dei mezzi di trasporto (+2,4%), così come legno e
mobile (+2,2%) e il settore manifatturiero (+1,6%). Segno
negativo, invece, per la moda (-1,1%), mentre gli altri comparti
sostanzialmente crescono meno della media dell'industria
regionale. Un trend che conferma lo stato di salute discreto
delle imprese medio-grandi e al contrario negativo per le
piccole, che vedono la loro produzione scendere dello 0,3%. Una
nota positiva, però, arriva dall'occupazione: i dati Istat
segnalano una ripresa del 5,5% rispetto al 2017, con 27mila
occupati in più, un andamento che inverte la tendenza negativa
di 12 mesi prima. Calano, infine, le imprese attive: ne mancano
all'appello 203, lo 0,4% in meno. (ANSA).