(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 7 NOV - Ci sono 56 istituti in Terra Santa, tra scuole e asili, promossi dalla Chiesa cattolica ma che da sempre accolgono tutti, cristiani e musulmani. Sono circa 20mila gli studenti che le frequentano e 1.580 le persone addette, tra insegnanti e impiegati. E' questa una delle realtà attivate dal Patriarcato Latino di Gerusalemme e sostenuta dall'Ordine Equestre del Santo Sepolcro. L'esperienza delle scuole del 'dialogo' è stata presentata oggi in una conferenza stampa nell'ambito della Consulta dello stesso Ordine, l'istituzione laicale della Santa Sede che sostiene la Chiesa in Terra Santa, che si riunirà a Roma dal 13 al 16 novembre.
L'organismo che conta 30mila tra cavalieri e dame in 40 Paesi del mondo, è articolato in 64 luogotenenze e delegazioni.
Conosciuti per i loro mantelli che ricordano riti medievali, nella sostanza l'Ordine del Santo Sepolcro è invece fatto di uomini e donne che dedicano tempo e denaro per aiutare la Terra Santa e sostenere la presenza dei cristiani proprio nei luoghi dove è nato e vissuto Cristo. "L'ordine è il braccio operativo della Chiesa in Palestina, Giordania e Israele - ha spiegato l'ambasciatore Leonardo Visconti di Modrone, governatore generale - ed è una realtà in crescita con l'aumento di anno in anno dei membri e con le donazioni che sono raddoppiate negli ultimi dieci anni". La cifra totale degli aiuti inviati in Terra Santa si avvicina ai 15 milioni di euro ogni anno. Il card.
Edwin O'Brien, Gran Maestro dell'Ordine, ha evidenziato come "la generosità dei nostri cavalieri e delle nostre dame sostiene la maggior parte dei programmi pastorali, formativi e umanitari" della Chiesa cattolica di Gerusalemme. Ogni membro dell'ordine è volontario e si 'auto-tassa' per sostenere i progetti.
Il Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, il card. Leonardo Sandri, ha sottolineato che sono necessari "sforzi perché i cristiani possano continuare a vivere in pace e finalmente con la pienezza dello stato di cittadini e non soltanto di dhimmi o di minoranza". Po ha fatto cenno alla questione dell'università cattolica di Madaba, in Giordania, "forse un sogno troppo ambizioso", all'origine di un buco finanziario che si sta cercando di pianificare col tempo.
Infine è stato fatto un riferimento al caso dello storico Hotel Columbus su via della Conciliazione a Roma che è stato chiuso e che è di proprietà dell'Ordine. "La gestione del precedente albergo - ha spiegato Visconti di Modrone - è terminata a maggio, era scaduta da tempo. Ora la Sovrintendenza ci impone lavori di ristrutturazione. Ci auguriamo che i tempi siano abbastanza brevi perché possa essere di nuovo offerto ad una compagnia alberghiera" con l'obiettivo che i proventi siano tali da sostenere le spese per gestione e per il personale dell'Ordine "in modo che tutte le risorse frutto di donazioni possano essere destinate alla Terra Santa".(ANSA).