(ANSA) - ROMA, 30 SET - I cristiani copti sono tra i candidati a Premio Nobel per la pace. Si tratterebbe della prima volta che viene candidato a questo riconoscimento un intero gruppo etnico-religioso. A darne notizia non è il Comitato di Stoccolma, che mantiene sempre il riserbo su tutte le candidature, ma alcune organizzazioni di solidarietà come 'Coptic Orphans', una charity americana che offre solidarietà ai figli di cristiani egiziani rimasti orfani. Tra le motivazioni - si spiega - "il loro rifiuto di vendicarsi contro le persecuzioni mortali e continue da parte di governi e gruppi terroristici in Egitto e altrove". Il vincitore del Premio Nobel per la Pace sarà annunciato venerdì 5 ottobre, mentre la premiazione si terrà a dicembre.
"In Egitto i copti, ortodossi e cattolici, hanno patito - sottolinea Alessandro Monteduro, direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre - negli ultimi due anni, come poche altre minoranze religiose, l'azione del terrorismo fondamentalista islamico. Gli attentati nelle chiese, in modo particolare, non li ha tuttavia allontanati dalla vita di fede. Le celebrazioni liturgiche infatti hanno conosciuto una frequentazione ancor più intensa. Sono degli 'eroi' del nostro tempo, perché andare a messa sapendo di mettere per ciò stesso a rischio la propria vita è un atto di coraggio e di amore per la propria identità cristiana. L'accettazione della candidatura al Nobel per una intera comunità religiosa non solo è il riconoscimento del pacifico e solidale modo con cui hanno reagito a persecuzioni e discriminazioni. È forse anche il manifestarsi della consapevolezza, in istituzioni storicamente laiche, che nel mondo vi è un drammatico problema di libertà religiosa violata. Innanzitutto la libertà dei cristiani dove sono minoranza".
Negli ultimi anni sono stati decine gli attentati contro i cristiani egiziani con centinaia di morti. La comunità dei Copti è, con i suoi oltre dieci milioni di persone, la comunità cristiana più grande del Medio Oriente.(ANSA).