(ANSA) - ROMA, 18 LUG - "Esercitate pressione sul governo,
affinché abbia rispetto per i vescovi, per i sacerdoti e per la
popolazione". È l'appello lanciato attraverso Aiuto alla Chiesa
che Soffre dal cardinal Leopoldo José Brenes Solorzano,
arcivescovo di Managua in Nicaragua.
Il porporato riferisce in particolare della difficile
situazione a Masaya, località a 30 chilometri a sud di Managua
divenuta simbolo della resistenza al governo del presidente
Daniel Ortega, che da ieri è assediata "per mano di oltre mille
tra militari e agenti di polizia. Al momento non ci sono morti,
ma sicuramente i feriti saranno numerosi. La città è stata
inondata da una pioggia di proiettili".
Nelle scorse ore il cardinale Brenes ha invitato la
popolazione di Masaya e delle altre aree sotto assedio a
rimanere in casa, affinché non vi siano altri morti. "È un
momento molto difficile per tutto il Paese". La repressione del
governo di Daniel Ortega è ormai apertamente diretta anche
contro la Chiesa. "Ascoltando l'invito di Papa Francesco ad
essere un ospedale da campo, molte delle nostre parrocchie hanno
dato rifugio a quanti cercavano sicurezza e prestato soccorso ai
feriti - spiega il porporato - Questo sicuramente non è piaciuto
al governo. Così come non è piaciuta la nostra sollecitudine nel
tentare di smantellare questa forza paramilitare".
In un momento tanto delicato il cardinal Brenes rivolge un
appello all'Occidente e in particolar modo ai cattolici,
affinché il governo Ortega sia richiamato al rispetto verso la
Chiesa e il popolo nicaraguense. "Siamo molto vicini alla Chiesa
e al popolo nicaraguense, ai quali vanno la nostra solidarietà e
le nostre preghiere", afferma Marco Mencaglia, responsabile
internazionale Acs per i progetti in Nicaragua. "Nelle prossime
settimane visiteremo il Paese latinoamericano al fine di
individuare le più urgenti necessità e stanziare nuovi
aiuti".(ANSA).