(ANSA) - CEFALÙ (PALERMO), 6 SET - Un documento in tre parti
per dare voce all'Amazzonia, raccogliere il grido della terra e
dei poveri e analizzare le sfide e le speranze di una Chiesa
profetica per quei territori. Queste la basi del Sinodo speciale
che si terrà dal 6 al 27 di ottobre e che in questo ultimo mese
sta mettendo a punto l'organizzazione.
Se ne è parlato al Santuario di Gibilmanna a Cefalù (Palermo)
nella giornata di apertura del 14/o Forum dell'informazione
cattolica per la custodia del creato organizzato da Greenaccord,
in collaborazione con la Diocesi locale, che si concluderà
domani pomeriggio al Teatro Cicero. La sessione è stata aperta
dal presidente di Greenaccord, Alfonso Cauteruccio, da frate
Salvatore Vacca, dal vescovo mons. Giuseppe Marciante con i
saluti dell'assessore alla cultura del comune di Cefalù, Enzo
Garbo. Biodiversità, impegno dei giovani e il fenomeno Greta e
green job, oltre all'Amazzonia, i temi del Forum.In particolare
per il Sinodo, ha detto Cauteruccio, officiale della segreteria
generale del Sinodo dei Vescovi, i lavori si articoleranno su
alcuni principi chiave: attese e speranze, identità amazzonica
("siamo tutti Amazzonia") e la 'forestadinanza'. "Si tratta - ha
spiegato Cauteruccio - di un Sinodo provvidenziale, profetico,
per innovazione e coraggio, e che evidenzia l'idea di ecologia
integrale per l'intima unione tra foresta e popolazioni
indigene".
Un'intera sezione è dedicata poi ai mezzi di informazione sul
'caso' Amazzonia. Al capitolo VII della terza parte sulla
missione dei media. Si evidenzia che "una delle grandi sfide
della Chiesa è pensare a come posizionarsi in questo mondo
interconnesso", mentre in un altro passaggio del documento si
sottolinea la necessità di un "rafforzamento dei mezzi di
comunicazione che raggiunga i nativi stessi". Da qui le
riflessioni sulla formazione di comunicatori autoctoni e di
emittenti radio e tv. "Lavoriamo su due filoni, come armonizzare
la pastorale in un territorio vastissimo grande 9 volte la
Francia e riflettere sul ruolo dell'ecologia integrale perché i
popoli indigeni vivono in perfetta simbiosi con la foresta".
(ANSA).