Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Oltretevere

  1. ANSA.it
  2. Oltretevere
  3. Oltretevere Notizie
  4. Papa: bambino Gesù fu profugo, ricordare chi fugge guerre e fame

Papa: bambino Gesù fu profugo, ricordare chi fugge guerre e fame

Vede artisti Concerto. "Fare rete pro-migranti, con l'educazione"

    Anche il piccolo Gesù, con la Santa Famiglia, "visse l'angoscia della persecuzione" e dovette rifugiarsi in Egitto: per questo il Natale deve far riflettere sui tanti migranti e profughi - uomini, donne e bambini - in fuga "dalle guerre, dalle miserie causate da ingiustizie sociali e dai cambiamenti climatici". Su uno dei temi a lui più cari papa Francesco è tornato oggi nell'udienza nella Sala Clementina agli organizzatori e gli artisti del Concerto di Natale in Vaticano, in programma domani nella Sala Nervi, iniziativa benefica a favore della Fondazione pontificia Scholas Occurrentes e della Fondazione salesiana Missioni Don Bosco e, tramite loro, dei piccoli profughi in Iraq e in Uganda.

    Il Papa ha sottolineato che "il Natale è sempre nuovo, perché ci invita a rinascere nella fede, ad aprirci alla speranza, a riaccendere la carità". Quest'anno, in particolare, "ci chiama a riflettere sulla situazione di tanti uomini, donne e bambini del nostro tempo - migranti, profughi e rifugiati - in marcia per fuggire dalle guerre, dalle miserie causate da ingiustizie sociali e dai cambiamenti climatici". "Per lasciare tutto - casa, parenti, patria - e affrontare l'ignoto, bisogna avere patito una situazione molto pesante!", ha rimarcato Francesco.

    "Quando l'ira violenta di Erode si abbatté sul territorio di Betlemme - ha ricordato -, la Santa Famiglia di Nazareth visse l'angoscia della persecuzione e, guidata da Dio, si rifugiò in Egitto. Il piccolo Gesù ci ricorda così che la metà dei profughi di oggi, nel mondo, sono bambini, incolpevoli vittime delle ingiustizie umane". "A questi drammi la Chiesa risponde con tante iniziative di solidarietà e assistenza, di ospitalità e accoglienza", ha poi aggiunto Francesco. E se "c'è sempre molto da fare, ci sono tante sofferenze da lenire e problemi da risolvere", allora "c'è bisogno di un coordinamento maggiore, di azioni più organizzate, in grado di abbracciare ogni persona, gruppo e comunità, secondo il disegno di fraternità che accomuna tutti. Ecco perché è necessario fare rete", ha affermato.

    "Fare rete con l'educazione, prima di tutto", ha spiegato il Papa, "per istruire i più piccoli fra i migranti, cioè coloro che invece di sedere fra i banchi di scuola, come tanti coetanei, passano le giornate facendo lunghe marce a piedi, o su mezzi di fortuna e pericolosi". Anche loro, infatti, "hanno bisogno di una formazione per potere un domani lavorare e partecipare da cittadini consapevoli al bene comune". E nello stesso tempo "si tratta di educarci tutti all'accoglienza e alla solidarietà, per evitare che i migranti e i profughi incontrino, sul loro cammino, indifferenza o, peggio, insofferenza".

    Fare rete con l'educazione "significa permettere alle persone di rialzarsi in piedi, di rimettersi in cammino con piena dignità, con la forza e il coraggio per affrontare la vita valorizzando i propri talenti e la propria operosità". Ed è anche "una soluzione valida per spalancare i cancelli dei campi profughi, consentire ai giovani migranti di inserirsi nelle società nuove, incontrando solidarietà e generosità e promuovendole a loro volta", ha aggiunto Francesco.

    Il Papa ha concluso ringraziando il progetto di Missioni Don Bosco in Uganda e quello di Scholas Occurrentes in Iraq, "perché hanno raccolto questo appello a 'fare rete con l'educazione', cooperando alla trasmissione del messaggio di speranza del Natale". Ha quindi ringraziato e incoraggiato gli artisti del Concerto (tra loro Anastacia, Edoardo Bennato, Alessandra Amoroso, Josè Feliciano, Dee Dee Bridgewater, Raphael Gualazzi, Ermal Meta, Alvaro Soler, l'arabo Hussain Al Jassmi) capaci di "accendere in ogni cuore il calore e la tenerezza del Natale".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA



Modifica consenso Cookie