(ANSA) - TRIESTE - E' polemica sul disegno di legge che
prevede l'apertura dei consolati austriaci ai sudtirolesi di
lingua tedesca e ladina: in caso di necessità all'estero, questi
potranno rivolgersi a un consolato austriaco, anche se nel paese
in cui si trovano esiste una rappresentanza italiana. La
deputata altoatesina di Forza Italia, Michaela Biancofiore, non
ci sta, "chiede l'intervento del Presidente del parlamento Ue
Tajani" e "auspica che il ministro Alfano richiami
l'ambasciatore austriaco". Contraria al disegno di legge anche
la dem Debora Serracchiani: "Il Governo austriaco sta compiendo
un gesto azzardato nei confronti dei cittadini italiani di
lingua tedesca e ladina. Abbiamo tutele avanzatissime per le
nostre minoranze, che non hanno bisogno di tutori
supplementari".
Di diversa opinione invece il governatore altoatesino Arno
Kompatscher: "Per i sudtirolesi all'estero - dice - si tratta di
un punto d'appoggio nella propria lingua madre".
Le direttive di Bruxelles prevedono che cittadini Ue possano
rivolgersi a un consolato di un altro Stato membro se in quel
paese il loro Stato non ha una rappresentanza diplomatica. Il
disegno di legge in materia consolare, che il Governo Kurz ha
trasmesso al Parlamento, va però oltre: anche in presenza di una
rappresentanza diplomatica del paese di origine - ecco
l'eccezione prevista da Vienna - i sudtirolesi di lingua tedesca
e ladina, come anche le vittime del regime nazista potranno
appunto scegliere a quale consolato rivolgersi, quello italiano
oppure quello austriaco. Potranno chiedere assistenza in caso di
arresto, di grave incidente, malattia oppure morte, come anche
le vittime di reati.(ANSA).
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