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Serbia-Croazia: odio etnico ultranazionalista Seselj

Calpesta bandiera croata a parlamento. Sospesa visita ufficiale

18 aprile, 19:33
(ANSA) - BELGRADO, 18 APR - Il leader ultranazionalista serbo Vojislav Seselj, che nei giorni scorsi e' stato condannato dai giudici dell'Aja a dieci anni di carcere (gia' scontati fra il 2003 e il 2014 a Scheveningen) per crimini di guerra e odio etnico contro la popolazione croata durante i conflitti degli anni novanta nella ex Jugoslavia, si e' reso protagonista oggi a Belgrado di un nuovo inquietante episodio di grave intolleranza contro la Croazia, che ha indotto il capo del parlamento di Zagabria a interrompere una visita ufficiale nella capitale serba cominciata stamane.

Come riferiscono i media Seselj, insieme a un suo compagno del Partito radicale serbo (Srs) da lui guidato, in mattinata si e' avventato contro la bandiera croata apposta all'ingresso esterno del parlamento insieme a quella serba, cercando di strapparla e calpestandola unitamente al suo compagno di partito.

L'ultranazionalista, che e' deputato, e' poi entrato nel parlamento urlando frasi offensive e oltraggiose anti-croate nei riguardi del presidente del Sabor croato (parlamento) Gordan Jandrokovic e degli altri membri della delegazione, che erano in visita nell'edificio. Una visita, una delle poche di alti esponenti politici di Zagabria, ritenuta di grande importanza a Belgrado nell'ambito dei tentativi di migliorare i difficili rapporti tra i due Paesi vicini. Appreso dell'episodio, Jandrokovic ha subito lasciato il parlamento e si e' recato all'ambasciata croata dove, dopo essersi consultato con il premier Andrej Plenkovic, ha deciso di sospendere la visita ufficiale e fare ritorno a Zagabria.

"Quello che e' successo ha superato ogni linea di tolleranza", ha detto. Il grave episodio, destinato a riaccendere le polemiche e i contrasti fra Serbia e Croazia, e' stato duramente condannato dal president del parlamento serbo Maja Gojkovic e dalla premier Ana Brnabic. (ANSA).

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