(ANSA) - BELGRADO, 14 GIU - Il rafforzamento della
collaborazione fra Italia e Serbia nella lotta comune a
criminalita' organizzata, corruzione e terrorismo e' stato al
centro dei colloqui che il procuratore nazionale antimafia,
Federico Cafiero de Raho, ha avuto ieri e oggi a Belgrado con le
autorita' locali. Dopo l'incontro ieri con il procuratore serbo
per il crimine organizzato Mladen Nenadic, Cafiero de Raho ha
visto oggi il ministro della giustizia Nela Kuburovic e il
procuratore nazionale Zagorka Dolovac. Parlando con i
giornalisti, il procuratore nazionale antimafia ha sottolineato
l'importanza di uno scambio di informazioni anche immediato per
rendere piu' efficiente la lotta al crimine organizzato e al
terrorismo, e per combattere organizzazioni criminali che
operano in vari Paesi. "Oggi un problema rilevante del contrasto
al crimine organizzato e' la transnazionalita', nel senso che in
un Paese viene commesso un reato e i proventi vengono
reinvestiti in altri Paesi, cosa che rende praticamente
impossibile riconoscere l'origine e i canali seguiti nel
riciclaggio del denaro", ha detto Cafiero de Raho, che ha
sottolineato a questo riguardo l'importanza e l'utilita'
dell'avanzato sistema informatico per il trattamento dei dati
donato dal governo italiano alla Serbia nel 2013, lo stesso di
cui dispone la Direzione nazionale antimafia. "Noi lo
utilizziamo molto anche per le segnalazioni di operazioni
finanziarie sospette", ha detto il procuratore antimafia che con
la controparte serba ha affrontato anche i temi legati alla
crisi dei migranti e alle possibili infiltrazioni terroristiche.
"Per la Serbia e' rilevante la rotta balcanica, mentre per noi
in Italia di primaria importanza e' la rotta del mediterraneo
per i flussi dall'Africa", ha osservato. Cafiero de Raho ha
voluto sottolineare al tempo stesso il ruolo fondamentale che
nella lotta al crimine e nella sicurezza dei Paesi ha
l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa
(Osce), e per questo ha incontrato anche il capo della
delegazione Osce a Belgrado, l'italiano Andrea Orizio. Ieri,
accompagnato dall'ambasciatore d'Italia in Serbia Carlo Lo
Cascio, Cafiero de Raho, insieme al procuratore Nenadic, ha
visitato la sala intitolata al giudice Giovanni Falcone nel
Tribunale speciale anticrimine di Belgrado.
"Falcone, che ho conosciuto insieme anche a Palo Borsellino, ha
insegnato al mondo che l'indagine patrimoniale e' lo strumento
fondamentale per contrastare le mafie e i retai mafiosi", ha
detto il procuratore Cafiero de Raho, che ha annunciato missioni
analoghe in altri paesi della regione balcanica. (ANSA)
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