Sorrisi, occhi colmi di emozione,
motivi intonati, mani in alto che ondeggiano al ritmo di musica
e, alla fine, tutti in piedi per rendere omaggio a un messaggio
di speranza che vuole donare il coraggio di compiere un percorso
di libertà. È il volto sociale del Sinodo che sabato scorso ha
coinvolto 60 detenuti del carcere di Regina Coeli, insieme ai
padri sinodali, rappresentanti delle istituzioni, società
civile, giovani e mondo del volontariato, nel progetto 'Liberi
nell'Arte'. Momento clou, il concerto spettacolo del quartetto
vocale femminile 'Div4S-Italian sopranos'. Un progetto pilota,
promosso dall'Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) del
Molise, che ha saputo creare una forte sinergia di intenti. Un
cammino di fede e speranza che ha suscitato anche l'interesse
dell'Olanda, interessata a riproporre il progetto. "È stata
un'esperienza unica, c'è stato un momento in cui non ho saputo
contenere le lacrime", le parole del vescovo Johannes de Jong
della Diocesi di Roermond (Olanda).
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