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Riparte il museo navigante e fa rotta su Slovenia e Croazia

Nuova missione per la salvaguardia delle barche storiche

18 maggio, 19:02
Riparte il museo navigante e fa rotta su Slovenia e Croazia Riparte il museo navigante e fa rotta su Slovenia e Croazia

 (ANSA) - ROMA, 17 MAG - Salvaguardare le barche storiche e costruire "reti transfrontaliere" per la cultura marinara: con questi obiettivi riparte il 21 maggio da Cesenatico il Museo Navigante, iniziativa itinerante per la promozione dei musei del mare e della marineria promossa da Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo (Ammm), Museo della Marineria di Cesenatico, Mu.MA-Galata Museo del Mare di Genova e Associazione "La Nave di Carta". La missione 2019 della goletta Oloferne, la barca storica simbolo della rete dei 74 musei marittimi italiani riuniti sotto la sigla Museo Navigante, si svolgerà sulla sponda orientale dell'Adriatico, con lo scopo - appunto - di promuovere una partnership transfrontaliera tra musei per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale marinaro dell'Adriatico e in particolare delle sue barche storiche. Il viaggio inizia dal Museo della Marineria di Cesenatico, fa tappa al Museo del mare di Pirano, all'Ecomuseo Batana di Rovigno, al Museo Storico e Navale del Litorale Croato di Fiume. Le tappe successive sono Zara, e infine il Museo della Costruzione Navale in Legno di Betina, sull'isola di Murter. Con questo viaggio "ci si propone di connettere i musei delle due sponde dell'Adriatico che condividono una lunghissima storia e una cultura marinara", dice Maria Paola Profumo, presidente dell'Ammm e portavoce del Museo Navigante. "Connettere i musei marittimi di Italia, Slovenia e Croazia è fondamentale per riscoprire le radici comuni che sono antiche di millenni. Il Museo Navigante si muove per promuovere una rete regionale adriatica, sul modello di quelle catalana, ligure, campana e del Grand Golfe con centro a Sète. Ma anche per lanciare una campagna di salvataggio delle barche tradizionali. Trabaccoli, bragozzi, pieleghi, gajete, battane sono imbarcazioni che testimoniano lavoro, commerci, migrazioni del Mediterraneo. Molte sono andate perdute, e solo grazie al lavoro di appassionati e di poche amministrazioni illuminate alcune sono state salvate e riportate a nuova vita". Cesenatico, come ha ricordato il sindaco Matteo Gozzoli, "ha avviato da alcuni decenni un'azione di salvaguardia della storia e tradizione marinara, sia per ragioni culturali sia come chiave per un modello innovativo di turismo, più consapevole e sostenibile: per questo crediamo fortemente alla necessità di recuperare e valorizzare il patrimonio delle barche storiche dell'Adriatico". "Una delle mission del Mu.MA - commenta la presidente Nicoletta Viziano - è quella di contribuire alla salvaguardia degli antichi mestieri del mare. Insieme alle associazioni del territorio, al Galata Museo del Mare di Genova, organizziamo, tra le tante attività, giornate aperte per famiglie e studenti dove è possibile uscire in mare su barche storiche, scoprire come si recupera un gozzo o come si realizzano reti da pesca. Nella hall del Museo, fiore all'occhiello dell'Istituzione, dallo scorso anno sono esposte tre imbarcazioni storiche: il Santa Caterina, un gozzo cornigiotto invelato, ricostruito dall'associazione Storie di Barche; il Pierino, primo dinghy italiano con il numero 1, messo a disposizione dal presidente dello Yacht Club Italiano, e un raro gozzo da regata, imbarcazione a remi realizzata all'inizio del Novecento e su cui hanno sudato generazioni di vogatori. Ci uniamo quindi volentieri alla seconda avventura della Goletta Oloferne a cui auguriamo 'buon vento!'". Alla missione adriatica, che è patrocinata dall'Università di Genova, partecipano anche una delegazione dell'Avev, Associazione Vele d'Epoca Verbano che da anni si occupa della tutela e del recupero di imbarcazioni storiche a vela e di cultura del restauro, e una delegazione di studenti del Corso di Laurea in Design del Prodotto e della Nautica e del Corso di Laurea Magistrale in Design Navale e Nautico del Polo Marconi-Università di Genova, dipartimento Architettura e Design che ha avviato il progetto Nautical Heritage, il database open source per il censimento delle barche naviganti di interesse storico. Il viaggio adriatico del Museo Navigante è sostenuto da JPS Jadranski Pomorski Servis di Fiume società di servizi di rimorchio portuali. Il viaggio del Museo Navigante sarà on line sul sito www.museonavigante.it , su fb, su twitter @museonavigante e su Instagram. (ANSA).

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