(ANSA) - RAPALLO (GENOVA), 13 GIU - Il modello del noleggio a lungo termine potrà essere, nei prossimi anni un modello per la nautica più popolare e a misura di famiglia. Se n'è parlato al convegno Satec 2018 "Scenari economici una rotta per la nautica" organizzato da Ucina. Paolo Ghinolfi, AD Sifà – Gruppo Bper (realtà italiana che crea progetti ad hoc per una mobilità personalizzata, a partire dalle esigenze di ogni azienda cliente)ha illustrato lo sviluppo registrato dal noleggio a lungo termine nel settore dell'automotive , un settore che è stato "sempre attento all'evoluzione dei mercati, all'avanguardia nella ricerca di nuovi canali di distribuzione, e nelle soluzioni finanziarie innovative". Un dato per tutti: nel noleggio a lungo termine nel 1995 sono state immatricolate 5.000 auto. Nel 2017 le immatricolazioni sono state oltre 350.000. "Questa trasformazione anche culturale dall'acquisto all'uso porta con sè una serie di innovazioni tecnologiche quali la firma digitale, l'utilizzo di App, l'utilizzo della manutenzione predittiva, e dell'organizzazione che vede sempre più la rete commerciale legarsi ai servizi di assistenza post vendita" ha spiegato Ghinolfi. Ma occorre appunto, una trasformazione culturale. Anche per la barca, com'è stato per tanti anni per l'auto, occorre passare dall'idea del possesso a quella della disponibilità. Occorre fare propria una formula che consente "di avere la stessa disponibilità del bene per un periodo analogo a quello della proprietà". L'armatore, sottolinea Ghinolfi, ha un rapporto di passione con la propria barca. Così è stato ed è ancora in molti casi per l'auto. Ma il bene poi invecchia, si deteriora, si deprezza. "Ha un senso tutto questo?" afferma. Il noleggio a lungo termine permette una serie di vantaggi quali economie di scala e la fornitura di servizi efficienti e convenienti grazie ai consorzi creatisi fra le aziende. "Stiamo maturando il pensiero di mettere a disposizione del mercato della nautica da diporto un sistema di questo tipo" annuncia Ghinolfi. "Un'opportunità che non possiamo farci scappare" è il commento di Carla Demaria, presidente di Ucina Confindustria Nautica. (ANSA).