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Confitarma difende l'efficacia del Registro Internazionale

Flotta italiana raddoppiata in 20 anni e terza tra i Paesi G20

06 aprile, 20:44

 Numeri alla mano, il presidente di Confitarma Mario Mattioli, intervenendo alla trasmissione televisiva Fatti e Misfatti, ha difeso l'efficacia del Registro Internazionale Italiano, strumento normativo istituito nel 1998 che prevede una serie di agevolazioni per le compagnie armatoriali e che da tempo è oggetto degli attacchi di Vincenzo Onorato, patron di Moby e Tirrenia e tra i cofondatori della nuova associazione AssArmatori secondo cui l'istituto avvantaggerebbe indebitamente gli armatori e consentirebbe un impiego eccessivo di marittimi extracomunitari a discapito dei lavoratori italiani.

Per Mattioli, però, il Registro ha funzionato: "In 20 anni la flotta nazionale è raddoppiata e oggi è una delle più importanti al mondo, la terza tra i Paesi del G20. Attualmente - ha poi ricordato il presidente di Confitarma - sulle navi battenti bandiera italiana sono impiegati circa 65 mila marittimi di cui 37 mila italiani e/o comunitari e 28 mila extracomunitari". Per quanto riguarda poi la polemica sulle condizioni di lavoro dei marittimi non europei, Mattioli ha ricordato che la materia è regolata da un accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali che prevede standard precisi e "una paga netta mensile non inferiore a 1.340 dollari".

Infine il numero uno dell'organizzazione degli armatori aderente a Confindustria ha esplicitato le richieste della categoria al futuro Governo: preservazione del Registro Internazionale, sviluppo delle infrastrutture portuali per competere con gli scali del Nord Europa, "una forte sburocratizzazione e semplificazione e la necessità di un Ministero del Mare dedicato al cluster marittimo che riunisca tutte le competenze specifiche del settore oggi frammentate in tanti ministeri diversi". (ANSA).

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