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Scuola: Its Cabito e Ist.Massimo insieme per water techs 4.0

Progetto tra Roma e Gaeta per Giornata mondiale dell'acqua

23 marzo, 17:14
(ANSA) - MILANO, 23 MAR - Sviluppare una nuova piattaforma costruita con materiali riciclabili che, trainata da barche a vela, sia in grado di analizzare la qualità delle acque per definire il livello di inquinamento. questo il tema al centro di "Making Water Techs 4.0", progetto realizzato da 30 ragazzi dai dell'Istituto Massimo di Roma con il supporto dell'I.T.S.

"Fondazione G. Caboto" di Gaeta.

Il progetto punta a educare i ragazzi sulle nuove tecnologie per il monitoraggio dell'acqua per l'analisi di parametri quali la temperatura, la conducibilità, il PH e la torbidità. La collaborazione tra Massimo e l'ITS si è sviluppata in questi termini: prima formatori dell'ITS hanno illustrato agli studenti i principi base della navigazione e alcuni aspetti relativi alla salvaguardia dell'ambiente marino, poi, a Gaeta, i 30 ragazzi hanno effettuato un'uscita in mare a bordo del veliero "Signora del Vento" e testato i battellini di monitoraggio da loro realizzati. L'Istituto Massimo è la scuola dei Padri Gesuiti di Roma che dal 1873 educa i giovani "alla eccellenza umana e accademica". "Da alcuni anni - ha spiegato il coordinatore dei corsi, Claudio Becchetti - l'Istituto organizza progetti per far costruire ai ragazzi fin dai 9 anni sistemi professionali avanzati come droni, robot di telepresenza, Stampanti 3D". L'ITS "Fondazione G. Caboto" è uno dei centri italiani d'eccellenza nella formazione marittima. "Oltre a formare i futuri professionisti dello shipping, l'I.T.S. Caboto svolge attività per sensibilizzare i giovani sull'importanza del mare e dell'acqua in quanto risorse fondamentali per il nostro pianeta - ha dichiarato il presidente dell'ITS ed ex-alunno del Massimo, Cesare d'Amico. La collaborazione con il Massimo vuole educare i ragazzi a temi come la salvaguardia dell'ambiente marino e la sicurezza in navigazione". Le innovative piattaforme, costruite dai ragazzi, offrono una possibile risposta al problema per cui l'ONU ha istituito la giornata mondiale dell'acqua: 1,8 miliardi di persone nel mondo bevono acqua contaminata e 800 bambini muoiono ogni giorno per malattie intestinali. (ANSA).

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