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Il porto industriale di Oristano punta a crescita e sviluppo

Presentata richiesta inserimento in rete Ten-T

23 aprile, 12:17

Il ruolo di principale scalo regionale per la movimentazione di merci alla rinfusa riconosciuto attualmente al Porto industriale di Oristano non basta più a soddisfare le ambizioni di crescita e di sviluppo del territorio a cui fa riferimento. Ne sono convinti i vertici del Consorzio industriale provinciale oristanese, della Provincia e della Camera di Commercio di Oristano e dei Comuni di Oristano e Santa Giusta che ora chiedono tutti insieme il riconoscimento allo scalo di Cirras anche delle funzioni di scalo regionale per il deposito e la distribuzione di Gnl e per il bunkeraggio e diporto crocieristico con funzioni di transito al pari dei porti di Porto Torres e di Arbatax.

"Il nostro porto ha tutti i titoli per ottenere questi riconoscimenti", hanno spiegato in una conferenza stampa il presidente del Cipor Massimiliano Daga, il commissario della Provincia Massimo Torrente, i sindaci di Oristano e Santa Giusta Andrea Lutzu e Giuseppino Figus e il presidente della Camera di commercio Nando Faedda, annunciando di aver inviato le necessarie richieste alle istituzioni che hanno voce in capitolo, il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Sardegna e l'Autorità di sistema portuale del Mar di Sardegna.

"In particolare al Mise e alla Regione è stato chiesto di mettere in atto tutte le iniziative utili all'inserimento del Porto di Oristano nella Rete Ten-T in quanto passaggio obbligato per accedere a specifici finanziamenti dell'Unione europea, e all'Autorità di sistema portuale di inserire nel proprio programma di lavori pubblici l'intervento per la realizzazione di una banchina dedicata al traffico crocieristico con relativa struttura di accoglienza.

A questo proposito il Cipor ha già predisposto una scheda progetto che prevede la realizzazione della struttura sulla sponda sud ovest dell'area di colmata. (ANSA).

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