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Porti: Trieste, punto franco spostato a Bagnoli Rosandra

In area di proprietà dell'Interporto di Trieste Spa

21 gennaio, 21:21
APT Porto di Trieste APT Porto di Trieste

 Logistica e stoccaggio in punto franco, possibilità di svolgere attività manifatturiere e industriali in punto franco dove ferrovia e terminal intermodali sono integrati ed esiste una connessione diretta con la Free Zone del Porto di Trieste attraverso un corridoio doganale, e dove c'è connessione diretta con l'autostrada nazionale. Sono le caratteristiche dello spostamento del regime giuridico di Punto Franco a Bagnoli della Rosandra, nell'area di proprietà di Interporto di Trieste Spa.

Una iniziativa - sancita questa mattina nel corso di una breve cerimonia alla Torre del Lloyd - che è stata realizzata in un solo anno. Su questo fattore si sono soffermati tutte le autorità intervenute: il Presidente del Porto, Zeno D'Agostino, il prefetto di Trieste, Annapaola Porzio, l'assessore regionale Graziano Pizzimenti, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza.

D'Agostino ha sottolineato l'intenzione di "utilizzare l'esistente" che ha caratterizzato l'iniziativa, realizzando "un aumento di capitale, acquisendo l'area, mettendo a posto, fino a recuperare luoghi che esistevano. Oggi stanno già lavorando e il magazzino è quasi pieno", ha aggiunto.

Il porto si "espande - ha indicato la prefetta Porzio - facendo sinergia con altre realtà esistenti. La logica del riuso è di particolare intelligenza, la condivido nel modo più assoluto, aiuterà questo porto ancora di più. E' il volano di questa città, di questa regione, direi di questo paese".

Il sindaco Dipiazza ha ricordato che "anni fa quando arrivava qualcuno e ci chiedeva cinquemila metri quadri per metter su una azienda, non c'era possibilità". Qui, invece, ci sono "75 mila metri quadri e la possibilità di costruirne altrettanti in una zona franca, c'è servizio ferroviario all'interno, senza problemi autostradali, si esce e entra con i tir senza problemi per nessuno", ha sintetizzato.

L'assessore Pizzimenti non avrebbe "mai pensato che in un anno si potesse fare tutto questo. Gli obiettivi sono molteplici: innanzitutto si da sfogo al porto di Trieste, fondamentale per sviluppo, il retroporto diventa importantissimo; poi diamo posti di lavoro, estremamente importante; siamo di fronte a evento di grandissima importanza", ha concluso.

Per Antonio Paoletti, presidente Cciaa VG, "il progetto della Venezia Giulia è risaputo, ora ci crediamo ancora di più".

(ANSA).

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