Sono arrivate le prime telefonate
alla Questura di Ancona dopo l'appello lanciato dalla polizia in
seguito all'arresto di Claudio Pinti, il 36enne dell'Anconetano
accusato di avere avuto rapporti non protetti per anni con vari
partner senza informarli della sua condizione di sieropositivo
Hiv. La polizia ne ha divulgato ieri il nome e la foto,
invitando chi avesse avuto rapporti con lui a mettersi in
contatto con la Questura. Le prime telefonate, stando a quanto
si è appreso, sono giunte da donne e uomini. L'indagine lampo
condotta dalla Squadra Mobile di Ancona e dal reparto centrale
Operativo della polizia, culminata con l'arresto di Pinti, è
partita dalla denuncia della ex compagna dell'uomo, che aveva
scoperto di essere sieropositiva dopo qualche mese di relazione.
Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno ricostruito i
contatti via chat o social di Pinti, che frequentava anche siti
di incontri sessuali. La precedente compagna dell'uomo è morta
mesi fa e tra gli aspetti da chiarire è se abbia contratto
l'infezione da lui.
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