È partito oggi in commissione
consiliare Sanità l'iter per l'approvazione del progetto di
legge che modifica le regole sulla realizzazione degli impianti
di cremazione in Lombardia. Il testo, che approderà in Consiglio
regionale il 19 febbraio, punta a contrastare l'abusivismo e a
tutelare le piccole aziende del settore, confermando inoltre che
la gestione dei cimiteri rimarrà in capo ai Comuni. "Finalmente
affrontiamo una riforma attesa da anni e in particolare da tutti
gli operatori del settore che abbiamo voluto ascoltare nel corso
di specifiche audizioni in commissione.
Il nostro obiettivo è di tutelare chi opera nel rispetto
delle regole e garantisce la qualità dei servizi" ha spiegato il
presidente della commissione Sanità Emanuele Monti (Lega). La
relatrice Simona Tironi (Forza Italia) ha sottolineato che
l'obiettivo è aggiornare l'impianto normativo allineandolo ai
nuovi modelli organizzativi che hanno visto subentrare le Ats
alle Asl e le Asst alle aziende ospedaliere. In particolare si
stabilisce che le attività di polizia mortuaria restino in capo
alle Ats, mentre le competenze di medicina legale e necroscopica
siano attribuite alle Asst. Inoltre, a seguito dell'adeguamento
alle nuove disposizioni di legge, il provvedimento prevede che
l'autorizzazione comunale all'esercizio dell'attività funebre
venga sostituita dalla segnalazione certificata di inizio
attività (Scia).
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