"Il nostro voto sulla riduzione del
superticket non può che essere positivo, perché va a vantaggio
di tante persone che oggi rinunciano a curarsi per ragioni
economiche. Detto ciò, non rinunciamo alla critica
all'impostazione generale data dalla Regione Lombardia, basata
sul tipo di prestazione e non sul reddito del cittadino che ne
ha bisogno". Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio
ragionale, Fabio Pizzul.
Il parere alla delibera di giunta è passato all'unanimità,
accompagnato dalla raccomandazione, voluta dal Partito
democratico , che per gli atti successivi si prevedano
interventi a favore delle fasce deboli e si proceda a
modulazioni per reddito, dando seguito alla legge regionale 23
del 2015, ossia la riforma della sanità. "Anche con questa
modifica - aggiunge Pizzul riferendosi alla rimodulazione - il
superticket rimane iniquo perché incide soprattutto sulle fasce
più deboli. Ciò che la Regione non può fare è dichiarare di aver
dimezzato il superticket, perché i numeri parlano chiaro e i
cittadini non meritano questa propaganda ingannevole".
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