Con un film che più poetico non si
può - lo straordinario protagonista Ki Joo-bong interpreta un
poeta che si sente al termine della sua vita artistica e fisica
- il regista sudcoreano Hong Sangsoo con 'Gangbyun Hotel' porta
il senso e l'illogicità dell'esistenza nel Concorso
internazionale al 71 Locarno Festival, dove ha già vinto il
Pardo d'oro nel 2015 con 'Right Now, Wrong Then'.
Sentendo l'avvicinarsi della fine, un vecchio poeta convoca i
due figli con cui non ha più rapporti da tempo. Insieme parlano
della madre che di lui non ha mai smesso di dir male e di
tematiche che sembrano banali e ordinarie. A questa si intreccia
la vicenda di una ragazza che ha lasciato un uomo sposato e con
una figlia che non ha messo fine come promesso al rapporto con
la moglie, ed è accompagnata da un'amica nello stesso albergo
dove cerca di superare la sua disperazione.
"Quando penso all'aldilà mi sento bene e ho una prospettiva
che mi consente di affrontare questo passo con serenità", dice
il regista.
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