Un vero e proprio museo clandestino,
costituito da anfore, vasi romani, monete, monili, e reperti
ossei, in tutto 160 reperti archeologici risalenti al periodo
ricompreso tra il II secolo a.C. ed il VI-VII secolo d.C. è
stato scoperto dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma
(Compagnia di Colleferro) in un appartamento nel quale stavano
eseguendo una perquisizione sospettando che vi fossero nascosti
stupefacenti. I reperti rinvenuti, di rilevante interesse
archeologico, proverrebbero dal complesso monumentale di
Sant'Ilario ad Bivium, a Valmontone, interessato in passato da
una campagna di scavi che ha fatto emergere, una catacomba, un
cimitero esterno ed una chiesa. I reperti sono stati affidati al
Museo Archeologico Comunale di Colleferro, in attesa delle
operazioni di classificazione e all'assegnazione definitiva. Il
destinatario della perquisizione, un italiano, è stato
denunciato alla Procura della Repubblica di Velletri per
detenzione abusiva di reperti archeologici e traffico
stupefacenti.
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