"Hanno provato in tutti i modi a
privarmi della mia libertà e sono riusciti a privarmi di quella
fisica perché ho la scorta ma sicuramente io alle loro regole
non ci sto e oggi posso dirvi che mi sento libera, è una
bellissima sensazione. Non ho paura". Lo ha detto la giornalista
Federica Angeli, sentita oggi come testimone nel processo a
carico di esponenti del clan Spada. - Nel corso dell'udienza la
cronista di Repubblica ha ricordato che vive sotto scorta da
1736 giorni. "In questi anni - ha raccontato - ho ricevuto
minacce dirette e indirette, insulti sui social, avvertimenti.
Anche mio figlio quando aveva 8 anni venne preso di mira da
Carmine Spada che gli fece il segno della croce. Ricordo quando
vennero sotto casa mia a brindare due imputati di questo
processo che erano stati scarcerati. Vivo blindata, non posso
neppure affacciarmi sul balcone di casa, da cui vidi le fasi del
conflitto a fuoco". In segno di solidarietà in aula la sindaca
Virginia Raggi e il direttore di Repubblica Mario Calabresi.
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