(ANSA) - MILANO, 03 OTT - L'Ucimu chiede "certezze" al governo sul futuro del piano Impresa 4.0, augurandosi che "venga rimodulato il meno possibile" e che ci sia "attenzione alla formazione". L'appello arriva dal presidente dell'associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, Massimo Carboniero, in occasione della presentazione di "31.Bi-Mu", in programma dal 9 al 13 ottobre a Fieramilano Rho.
"Speriamo che il piano venga prorogato, così come ha detto Di Maio", in quanto "ha risvegliato gli investimenti dormienti delle imprese manifatturiere", dice Carboniero, augurandosi di avere presto notizie, perché "una situazione di incertezza porta a un blocco degli investimenti". In questi due anni il piano 4.0 ha avuto "un successo notevolissimo, ma solo il 46% delle aziende ne ha usufruito. La gran parte è rimasta ferma e si tratta soprattutto di piccole imprese", spiega il presidente dell'Ucimu, aggiungendo che "a queste aziende servono periodi più lunghi. Serve che gli incentivi vengano prorogati almeno per uno o due anni". In merito all'ipotesi di inserire anche un'aliquota del 280% per investimenti fino a 500 mila euro, sarebbe "positivo", proprio per aiutare le pmi. (ANSA).