(ANSA) - MILANO, 01 AGO - Le aziende familiari sono propense all'open innovation ma molte preferiscono ancora i partner storici. E' questo il messaggio che emerge dallo studio "Le aziende familiari di prossima generazione. Alla scoperta degli ecosistemi di business", basato sui risultati di un'indagine di Deloitte su 575 futuri leader di aziende familiari in 52 paesi, tra cui l'Italia (23 aziende).
Gli imprenditori considerano gli ecosistemi di business utili per crescere (50%) e innovare (56%), e negli ultimi tre anni hanno aumentato le interazioni con soggetti terzi (65%), ma le acquisizioni restano la formula preferenziale. Il 49% degli intervistati è disposto a collaborare con chiunque abbia una buona idea, ma un terzo preferisce soggetti con cui intrattiene una relazione di lunga durata. "Nonostante le imprese familiari e i suoi leader si dichiarino interessate a parole a stringere partnership con altre aziende e siano proiettate verso l'innovazione - spiega lo studio - continuano a dare valore alla titolarità di asset e alla proprietà intellettuale". Il 63% ritiene "molto importante" o "piuttosto importante" per l'azienda di famiglia possedere la proprietà intellettuale. Sul fronte delle nuove tecnologie il 55% dei futuri leader familiari ritiene di essere più consapevole dell'impatto della digitalizzazione, che accelera le interrelazioni con altri soggetti, rispetto agli altri membri della famiglia che operano in azienda.(ANSA).