(ANSA) - MILANO, 11 LUG - "L'81% delle Pmi del Nord Italia non ha adottato nessuna tra le tecnologie abilitanti 4.0". A segnalarlo è l'amministratore delegato di Ey in Italia, Donato Iacovone, in occasione del Forum Manufacturing Lab, organizzato da Ey in collaborazione con Mind The Change.
"È un dato preoccupante che dovrebbe essere una priorità nell'agenda politica del Paese", aggiunge Iacovone, sottolineando la necessità di portare queste imprese "ad abbracciare le nuove tecnologie per recuperare produttività,ßaltrimenti avremo un problema più serio di quello che abbiamo oggi". Secondo Ey, che è entrata nelle fabbriche per toccare con mano i progetti di trasformazione digitale,ß"oltre il 70% delle imprese con il 40% degli occupati non innova a sufficienza. Negli ultimi due anni, però, il mercato è cambiato - osserva Iacovone - grazie agli effetti degli incentivi: il valore dei progetti di Industria 4.0 in Italia nel 2017 raggiunge un valore di circa 2,4 miliardi di euro con una crescita del 30% rispetto allo scorso anno. Tutto il sistema Paese deve puntare su questa dinamica".
Il piano Calenda Industria 4.0ß"è stato un incentivo che ha spinto gli imprenditori a innovare, ma sono ancora poche le aziende che sono davvero partite", continua Iacovone, mettendo in evidenza "il grande ritardo delle piccole imprese". Per il top manager, "la partita cruciale riguarda le competenze", perché ad oggi "stiamo esportando i migliori talenti, mentre, importiamo competenze a bassa scolarizzazione". Basti pensare che "lo scorso anno 27.000 richieste di competenze sulle nuove tecnologie sono rimaste vacanti". L'iniziativa "Ey manufacturing Lab" ha coinvolto oltre 200, tra imprenditori, amministratori delegati e direttori industriali, i quali nell'ultimo anno si sono confrontati sulle sfide della trasformazione digitale in un percorso composto da 4 tappe territoriali, al Kilometro Rosso di Bergamo, alla Unox di Padova, alla Sitael di Bari e alla Ima di Bologna.(ANSA).