(ANSA) - MILANO, 24 GEN - "I dati degli ordini del 2017 dimostrano la validità delle misure del piano Industria 4.0. Super e iperammortamento, nuova Legge Sabatini e detrazione fiscale per spese in Ricerca e Sviluppo hanno spinto gli investimenti in Italia. Ora occorre forzare la formazione 4.0, indispensabile per guidare l'innovazione delle nostre fabbriche". Lo afferma il presidente di Ucimu Massimo Carboniero commentando la crescita nel quarto trimestre del 21,5% segnata dall'indice dell'associazione dei Costruttori di macchine utensili, robot e automazione.
"La conferma dei due incentivi principe del programma governativo Industria 4.0, super e iperammortamento, anche nel piano Impresa 4.0, inserito nella Legge di Bilancio 2018 - aggiunge Carboniero, sebbene con quel piccolo ritocco al super (il cui coefficiente di incentivo passa dal 140% al 130%), è la testimonianza che le autorità di Governo hanno ben valutato la portata dell'azione avviata da un anno, comprendendo con ciò che la brusca e repentina interruzione sarebbe stata decisamente deleteria per tutto il sistema".
"Il processo di svecchiamento degli impianti e di aggiornamento in chiave digitale", aggiunge, "non può prescindere dal ruolo attivo e centrale che avranno 'gli uomini' nella prossima fase". "La formazione dei giovani in chiave Industria 4.0 - prosegue così Carboniero -, anche attraverso percorsi scolastici alternativi all'università, come per esempio attraverso gli istituti tecnici superiori (Its), così come la formazione continua di chi è già impiegato in azienda sono oggi elementi imprescindibili per assicurare futuro alle imprese, che hanno bisogno di personale capace di programmare e gestire le macchine 4.0 e i processi digitalizzati, anche nell'ottica dell'aumento dell'occupazione giovanile".
"La decisione delle nostre autorità di prevedere un intervento specifico in materia di formazione", aggiunge quindi il presidente Ucimu, è "la risposta più puntuale e adatta che potesse essere prevista a completamento degli incentivi di super, iper e Nuova Legge Sabatini". Il provvedimento sulla formazione in chiave Industria 4.0 "rischia di risultare non pienamente efficace per due ragioni di ordine differente - avverte però Carboniero -. Da una parte, perché subordinato all'attivazione attraverso contratti collettivi nazionali o territoriali, procedimento che potrebbe risultare di ostacolo a quelle Pmi che non hanno una rappresentanza sindacale all'interno della loro organizzazione. Dall'altra, perché il credito di imposta previsto per le spese sostenute dalle imprese che investono in formazione 4.0 è applicabile alle sole ore di lavoro del personale coinvolto nell'attività. È pertanto esclusa tutta la parte relativa al costo, chiaramente rilevante, dei docenti esterni con il rischio che la scelta dei formatori possa essere condizionata più dal prezzo che dal valore del servizio offerto".(ANSA).