Nel torneo più antico e leggendario del golf, l'Open Championship, Francesco Molinari insegue una storica doppietta per entrare nella leggenda. In Irlanda (18-21 luglio) il campione torinese si prepara a difendere il titolo conquistato nel 2018 quando, grazie a un grande exploit, diventò il primo golfista italiano a imporsi in un torneo Major.
Da Carnoustie (Scozia) a Portrush (un'ora di macchina da Belfast), 'Laser Frankie' è pronto a sfidare tutti i big della disciplina. Dal leader mondiale Brooks Koepka a Tiger Woods, passando per Rory McIlroy, grande favorito al titolo secondo i bookmakers. Ottantaquattro tra i migliori ottantacinque giocatori al mondo pronti a dare la caccia alla Claret Jug - riconsegnata ieri da Molinari al board dell'R&A - il trofeo destinato al vincitore e assegnato per la prima volta nel 1873, tredici anni dopo la nascita del torneo (prima edizione nel 1860).
"Quel successo ha cambiato la mia vita". Con queste parole "Chicco" Molinari, durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento, ha ricordato l'exploit dello scorso 22 luglio quando firmò un'impresa stellare. "Difendere il titolo - ha continuato Molinari - sarà speciale. Voglio godermi ogni istante, proprio come ho fatto durante la Ryder Cup 2018 di Parigi. Quello del Royal Portrush GC è un campo difficile e bellissimo. Dove non bisognerà strafare".
Undici anni dopo Padraig Harrington, capitano del Team Europe alla Ryder 2020 (Wisconsin, Stati Uniti), il piemontese punta al back-to-back. Con lui anche altri due azzurri in campo, Andrea Pavan (seconda apparizione Major in carriera dopo quella nell'US Open 2014) e Nino Bertasio, al debutto assoluto in un torneo dello Slam.
Ma è un field stellare quello presente in Irlanda del Nord, dove Woods sogna il poker di successi nell'ultima occasione per la gloria del 2019. L'ultimo exploit del californiano al 'The Open' (così amano chiamarlo i britannici) risale al 2006 (Royal Liverpool GC), e intanto 68 anni dopo la prima e unica volta volta (1951) il torneo torna a disputarsi sul percorso del Royal Portrush. Con Koepka, l'uomo dei Major, che vuole affermare la propria leadership e prendersi la vetta anche della FedEx Cup.
Dal numero 2 Dustin Johnson al campione olimpico di Rio 2016 Justin Rose. Da Bryson DeCheambeau a Jon Rahm passando per Justin Thomas, Tommy Fleetwood, Phil Mickelson e tanti altri, l'élite mondiale si affronta in una rassegna speciale, sinonimo del grande golf.
Dal 1860 al 2018 sono state 96 le edizioni giocatesi in Scozia, cinquanta quelle in Inghilterra e una soltanto (1951) in Irlanda del Nord. Il mitico Old Course di St.Andrews è il campo che ha ospitato più volte lo show e nel 2021, in occasione della 150/a edizione del Major britannico (l'unico tra i quattro a non giocarsi negli Stati Uniti), raggiungerà quota trenta. Il primato di successi (sei) spetta ad Harry Vardon (il primo player nella storia a impugnare il bastone da golf all'estremità con entrambe le mani, particolare che gli ha permesso di inventare il "Vardon Grip"). Mentre Young Tom Morris vanta non solo il record di quattro trionfi consecutivi (dal 1868 al 1872) ma anche quello relativo al più giovane vincitore della rassegna (nel 1868 a 17 anni e 156 giorni). Old Tom Morris ha invce stabilito, nel 1867, il primato di campione più anziano (46 anni e 102 giorni) del torneo.
Il primo swing della competizione spetterà a Darren Clarke (campione nel 2011) che, insieme a Graeme McDowell e Rory McIlroy, avrà l'onore di giocare davanti al proprio pubblico.
McIlroy, numero 3 mondiale, all'età di 16 anni ha realizzato il giro con lo score più basso del campo (61). Sfide super in Irlanda del Nord con Molinari che giocherà i primi due round dell'Open Championship al fianco di Bryson DeChambeau e Adam Scott. La gara del campione della Race to Dubai 2018 inizierà giovedì alle 9:58 (ora locale), mentre Woods affronterà Patrick Reed e Matt Wallace. Il countdown è agli sgoccioli: in Irlanda del Nord si alza il sipario sull'Open Championship, torneo leggendario dove l'uomo più atteso, quest'anno, è Francesco Molinari.