Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ryder Cup: il trionfo dell'Europa unita

Molinari leader di un Team che al singolo ha preferito il gruppo

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 1 OTT - "Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Unisce le persone e crea speranza dove c'è disperazione".
    Il pensiero di Nelson Mandela sembra aver fatto breccia nel cuore del Team europeo, che trascinato da Francesco Molinari ha riportato la Ryder Cup nel Vecchio Continente. Lì dove la politica ha fallito il golf è riuscito. "Questa è l'unica competizione dove l'Europa è davvero unita". Le parole di Thomas Bjorn, capitano-artefice dell'euro-trionfo nella sfida biennale contro gli Stati Uniti, pronunciate durante la cerimonia d'apertura della kermesse francese, sono state una delle chiavi della vittoria. Frasi che se all'apparenza potevano sembrare retorica si sono trasformate in una realtà bella da vedere. Un esempio da tramandare. A Parigi non ha vinto la squadra più forte, ma quella più unita.
    "E' una vittoria di squadra", ha sottolineato "Chicco" Molinari, celebrato dalla stampa di tutto il mondo. Con l'Equipe che gli ha dedicato la prima di otto pagine riservate all'evento sottolineando, nel titolo, che "l'unione fa la forza". "Il nuovo Messia", Molinari, ai record ha preferito lo spirito d'appartenenza e la condivisione. Esaltato dai propri compagni e dal pubblico, "Mole Mole" alle parole ha risposto con i fatti.
    Cinque match vinti in altrettanti incontri, un primato riuscito prima soltanto allo statunitense Larry Nelson nel 1979. Gli abbracci a fine gare, le esultanze sfrenate dei player europei, sono state la testimonianza di un Team che ha messo il gruppo davanti al singolo. Nessun individualismo ma solo coesione. Con quella servita agli Stati Uniti, sconfitti per 17.5 a 10.5 in un match senza storia, che ha rappresentato una lezione con pochi precedenti. L'Europa festeggia e si gode un trionfo arrivato grazie a uno spirito di squadra degno di un vero Team. E il golf esulta.
    Altro che sport per snob, il Vecchio Continente ha dimostrato l'importanza del gruppo. L'America di un deludente Tiger Woods, uscito ridimensionato dalla sfida di Parigi, si lecca le ferite.
    Perché il talento, da solo, non basta.
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA