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Bobby Jones, il mito che inventò Masters

In carriera ha vinto 13 major diventando uno dei più grandi

Redazione ANSA

Robert Tyre "Bobby" Jones è il mito che inventò Augusta (diventandone presidente a vita) e il Masters di golf. Nato ad Atlanta (Stati Uniti) nel 1902, da dilettante ha dominato il mondo vincendo 13 major negli anni Venti e Trenta. Proprio nel 1930 centrò il Grande Slam (British Amateur, British Open, Us Open e Us Amateur). Sì ritirò a 28 anni e da allora giocò solo il Masters. La cui storia ebbe inizio ufficialmente nel 1934.
    Con la formazione della lista dei partecipanti che ancora oggi è affidata a inviti (come nelle intenzioni del suo ideatore) e non alle classifiche stagionali. Tra i migliori giocatori di tutti tempi, il sogno di Jones è sempre stato quello di creare un circolo non solo dove poter giocare lontano dagli occhi dei tifosi, ma anche e soprattutto dove le tradizioni del gioco fossero osservate e tramandate. Per la progettazione del campo, l'Augusta National (sorto su terreno che apparteneva agli indigeni e che fu acquistato nel 1857 da un nobile belga, il Barone Louis Mathieu Edouared Bercksman), Jones si rivolse ad Alister Mackenzie, un medico scozzese che aveva lasciato la professione per dedicarsi proprio alla costruzione dei green.
    L'obiettivo di entrambi, centrato, era quello di creare un percorso che permettesse a tutti i giocatori di divertirsi, indipendentemente dal livello. Laureato in ingegneria meccanica e letteratura americana, Jones è stato anche un attore. Inserito nella World Golf Hall Fame, è morto nel 1971 in Georgia (Stati Uniti) all'età di 69 anni. A una delle leggende di questa disciplina sportiva il merito di aver creato uno dei tornei più affascinanti di golf al mondo: il Masters di Augusta.
   

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