"Il Comune di Trieste non ha negato
alcuna sala o vietato alcun manifesto". Durante un incontro con
la scuola "espressi la preoccupazione che determinati toni ed
immagini, in questo preciso complesso momento storico, potessero
essere utilizzati da estremisti per infiammare un nuovo scontro
sul tema nella nostra città, che è stata straziata e sfregiata
dalla promulgazione delle leggi razziali". "Nessuna censura",
dunque, l'accaduto è stato "strumentalizzato dalla dirigente
scolastica in maniera preoccupante". Così l'assessore alla
Cultura del Comune di Trieste, Giorgio Rossi, dopo che il liceo
Petrarca ha rinunciato all'inaugurazione di una mostra a 80 anni
dalla promulgazione delle leggi razziali, in una sala comunale.
A monte della decisione l'invito alla "prudenza" da parte del
Comune sul manifesto della mostra: un'immagine di tre ragazze
sorridenti accompagnata dalla prima pagina de "Il Piccolo" del
1928 che annuncia la cacciata di studenti e insegnanti ebrei
dalle scuole.
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