Violeta Tomic e Nico Cué - Sinistra Europea

Redazione ANSA

@tomicvioleta

Redistribuzione della ricchezza, lotta al cambiamento climatico, creazione di un’Europa dei popoli e non del capitale. È con queste parole d’ordine che la direzione del Partito della Sinistra Europea, riunita il 26 e 27 febbraio a Bruxelles, ha lanciato la sua sfida ai partiti politici di centrosinistra, di centrodestra e nazionalisti in vista delle elezioni Ue di maggio, nominando la politica slovena Violeta Tomic e il sindacalista Nico Cué ‘candidati di punta’ (Spitzenkandidaten) per la guida della Commissione Ue. Nata nel 1963 a Sarajevo, ma di nazionalità slovena, Tomic oltre a essere una politica di lungo corso è un’attrice di teatro e una conduttrice televisiva conosciuta nei Balcani. Tomic è vice-coordinatrice del Partito della sinistra radicale Levica ed è membro dell’Assemblea nazionale slovena (la Camera bassa del Parlamento) dal 2014. In passato è stata membro della delegazione parlamentare all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, oltre che rappresentante dei lavoratori indipendenti del settore culturali. Nico Cué (1956, Liegi) è invece una figura di spicco del movimento sindacale belga. Ha ricoperto per oltre dieci anni la carica di Segretario Generale dei lavoratori siderurgici nel sindacato FGBT (Fédération Générale du Travail de Belgique). In passato è stato criticato per aver preso una posizione controversa sulla vendita di armi all’Arabia Saudita, dichiarandosi a favore di un embargo ma solo se concordato a livello dell’Unione europea, per difendere i posti di lavoro in Vallonia. “Con questi due candidati vogliamo fare un’offerta chiara al popolo europeo, mostrando che siamo al fianco di tutti coloro che non accettano la crescente contraddizione tra ricchezza e povertà”, ha spiegato il presidente della Sinistra europea, Gregor Gysi. “La questione sociale – ha sottolineato – è il tema chiave dei nostri tempi”

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