M5S contro, resta stop per proroga Radio Radicale

Manca unanimità per riammettere emendamento

Redazione ANSA ROMA

Niente da fare per Radio Radicale. Gli emendamenti al decreto crescita che chiedevano di prorogare la convenzione restano infatti inammissibili perché il Movimento 5 Stelle è rimasto contrario. D'accordo invece tutti gli altri gruppi, a partire dalla Lega, ma serviva l'unanimità.

Bagarre in commissione alla Camera dopo lo stop definitivo agli emendamenti al decreto crescita che chiedevano una proroga per la convenzione di Radio Radicale. Tutti i gruppi sono intervenuti per tentare di convincere il Movimento 5 Stelle, che ha fatto mancare l'unanimità, a cambiare idea. Duro l'affondo della dem Silvia Fregolent contro il presidente della commissione Bilancio, Claudio Borghi, accusato di fare "il Ponzio Pilato". Tra le proposte a non essere riammesse anche il rafforzamento del bonus bebè chiesto dal ministro Fontana.

Sono più di un terzo, oltre 540 gli emendamenti al decreto Crescita che non passano il vaglio dell'ammissibilità. Tra questi, sono state ritenute inammissibili tutte le proposte di proroga della convenzione per Radio Radicale, a partire dall'emendamento della Lega a firma Capitanio. Ricorso della Lega contro lo stop per inammissibilità al suo emendamento al decreto crescita per la proroga della convenzione per Radio Radicale. Anche i dem hanno annunciato analogo ricorso.  

"La mia posizione non è mai cambiata, se ci fossero state novità lo avrei annunciato. Questa è la posizione del governo e così rimane", ha detto il sottosegretario con delega all'editoria, Vito Crimi.

Un appello ai presidenti della Commissioni Finanze e Bilancio della Camera affinché ammettano gli emendamenti - dichiarati inammissibili dalla maggioranza - al decreto legge Crescita per la proroga della convenzione di Radio Radicale: l'ha rivolto dall'ospedale dove è ricoverato dopo 5 giorni di digiuno Roberto Giachetti, deputato Pd in diretta con una conferenza stampa alla Camera.

"Rimane la speranza per i ricorsi che portino a un dibattito parlamentare la prossima settimana - ha detto - e alla proroga della convenzione. Qualsiasi cosa accada è importante che la radio non sia spenta domani. Tutto è in mano ai presidenti delle Commissioni Carla Ruocco (M5S) e Claudio Borghi (Lega): tengano accesa la fiammella della speranza, tenendo conto anche delle indicazioni dell'Agcom", Autorità garanzia telecomunicazioni, sul valore della radio come servizio pubblico. Quanto alle sue condizioni Giachetti, apparso anche in video, ha detto: "Sono quelle di uno che non mangia e non beve da cinque giorni, non preoccupanti comunque come quelle di Radio Radicale".

Alla conferenza stampa hanno partecipato il direttore di Radio Radicale Alessio Falconio con l'editore e l'amministratore delegato dell'emittente. Tra il pubblico alcuni parlamentari, in particolare del Pd, tra cui Filippo Sensi e Andrea Romano.

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