Europee: Agcom, Tg2 viola norme par condicio

Sangiuliano: 'Mi atterrò Agcom, valuto ricorso'

Redazione ANSA

Una diffida al Tg2 per violazione delle norme della par condicio in vista delle Europee, in particolare "in taluni contenuti inseriti nel notiziario andato in onda nel notiziario di prima serata di venerdì 17 maggio": lo ha deciso il Consiglio dell'Agcom, sottolineando che i servizi in questione, "in ragione della natura incompleta, parziale e non obiettiva delle informazioni riportate" rischiano di "determinare, anche indirettamente, situazioni di vantaggio o di svantaggio, per determinate forze politiche".

Nel mirino dell'Autorità, a quanto si apprende, sono finiti alcuni editoriali, in particolare un servizio in cui si dava conto di affermazioni dell'ex premier Mario Monti sui rischi di nuovi conflitti in caso di vittoria di sovranisti alle elezioni europee del 26 maggio. Nella memoria difensiva consegnata dalla Rai all'Autorità, si sottolineava "la rilevanza giornalistica" di tale presa di posizione, "non solo rispetto al risalto che (certo, in chiave polemica) Libero e Il Tempo avevano riservato alle dichiarazioni del senatore Monti, ma rispetto anche all'importanza che a quell'intervento aveva annesso lo stesso senatore pubblicandone il contenuto sul Corriere della Sera" e che ha costituito lo spunto del servizio del Tg2.

"Sostenere che esista uno scenario di guerra in Europa non è cosa da poco. Ancor più preoccupante - si faceva notare - se l'analisi viene da un osservatore qualificato e ponderato come l'ex commissario europeo Mario Monti". In sintesi, "sottolineare l'ampiezza dell'allarme per le sorti della convivenza pacifica in Europa, sembrava doveroso e - verrebbe da aggiungere - dovrebbe essere considerato titolo di merito, e non di critica, per il servizio pubblico l'averlo fatto. La drammatizzazione dell'attuale situazione europea non pare frutto di forzatura giornalistica". Quanto alla necessità di proporre altre visioni per garantire il pluralismo, "il servizio affrontava la questione a maglie talmente larghe e non in chiave partitica (nessuna formazione politica è stata menzionata) che neanche un programma in prima serata risulterebbe esaustivo".

"Mi atterrò alle disposizioni dell'Agcom: di qui al momento delle elezioni al Tg2 non faremo più editoriali e tenteremo laddove possibile un riequilibrio", dice all'ANSA il direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano, commentando il provvedimento di diffida deciso dall'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. "Ritengo però - aggiunge Sangiuliano - che l'Agcom non abbia la competenza per ingerire nel contenuto dei servizi. Valuteremo con l'azienda - conclude - se proporre ricorso alla magistratura amministrativa".

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