"Noi europei dobbiamo essere
molto fieri di quanto abbiamo realizzato negli ultimi
settant'anni. L'Unione europea è, prima di tutto, una grande
storia di libertà, che ha consentito di far risorgere il nostro
continente dal buio delle dittature e della guerra. Ci ha
garantito pace, democrazie radicate nello stato di diritto e
nella libertà d'espressione, la caduta di muri e frontiere
aperte per persone, merci e capitali". Lo scrive in un post il
presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani precisando che
"non tutto è andato per il verso giusto. La crisi economica e
quella migratoria hanno fatto, in parte, venir meno quello
spirito di solidarietà tra Paesi che è stato il vero motore del
processo d'integrazione. Ci sono stati errori: troppa austerità,
eccessi burocratici e regolamentari, poca attenzione
all'industria, difesa insufficiente dei nostri interessi nel
mondo. Siamo stati poco incisivi in molti teatri di crisi, a
cominciare dalla Libia".
Secondo Tajani "l'elenco delle cose da migliorare potrebbe
continuare. Ma il punto è che l'Europa ci serve. Solo un'Europa
forte ed unita può tenere testa a giganti come Usa, Cina, Russia
o India. Sbaglia, dunque, chi vorrebbe farci tornare alle
frontiere nazionali e alle piccole patrie. L'Europa va cambiata,
resa più democratica ed efficace, ma non distrutta. Uscire
dall'euro, dal mercato europeo, dove esportiamo 250 miliardi di
beni, sarebbe un suicido".
Il presidente dell'Eurocamera conclude affermando che "mai
come oggi le elezioni europee sono importanti per il nostro
futuro. L'Europa è a un bivio: solo un sovranismo europeo può
tutelare davvero la sovranità nazionale. Solo con una forte
unità Europea possiamo far valere la nostra identità e i nostri
valori ovunque nel mondo".
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