"L'Europa boicotta il 'Made In'"
e il Pd in particolare "ha fatto orecchie da mercante"
contribuendo "ad affossare gli emendamenti" presentati dal M5S a
suo sostegno. E' la denuncia lanciata dall'eurodeputato
pentastellato Marco Zullo dopo l'approvazione da parte della
commissione mercato interno del 'Pacchetto merci', che rafforza
la sorveglianza di mercato sui prodotti e di cui Nicola Danti
(Pd) era uno dei relatori.
Gli eurodeputati del Movimento Cinque Stelle avevano infatti
chiesto di inserire alcune misure sulla falsa riga della
proposta legislativa del 2013 che, per garantire una maggiore
tracciabilità delle merci e quindi aumentarne le garanzie di
sicurezza, introduceva l'obbligo di origine 'Made in Ue' o il
nome dello stato membro, avanzata dall'allora commissario Ue
all'industria Antonio Tajani ma poi arenatasi nel 2016 al
Consiglio per l'opposizione di diversi stati membri.
"Con una decisione assurda la commissione per il mercato
interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo
ha censurato i nostri emendamenti sul 'Made in', sul Paese
d'origine e i requisiti della tracciabilità dei prodotti",
denuncia Zullo, aggiungendo di essere consapevole della
"delicatezza dell'argomento" ma che nel corso dei lavori
parlamentari "non ci è mai stata fatta richiesta né di ritirare
né di ammorbidire la nostra proposta". Impedirne il voto
inserendo gli emendamenti sotto un articolo diverso secondo cui
sarebbero stati ridondanti, "è stata una furbata" per cui "viene
a mancare il confronto democratico", ha denunciato
l'europarlamentare M5S. "C'è tanta amarezza per l'ennesimo
autogol della maggioranza del Parlamento europeo formata da Ppe
e S&D che nega persino il voto su provvedimenti utili al settore
produttivo e ai consumatori" e ora, conclude Zullo, con "il Pd
in Commissione" che "ha fatto orecchie da mercante e ha
contribuito ad affossare gli emendamenti per il 'Made in'", ora
"tutti sanno chi difende davvero e non solo a parole le
eccellenze del nostro Paese".
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