Nel programma della due giorni nigerina, Tajani avrà bilaterali con il presidente del Niger Mahamadou Issoufou, il presidente dell'Assemblea nazionale nigerina Ousseini Tini, e il premier Brigi Rafini, poi incontri con i presidenti delle assemblee nazionali del G5 Sahel (Niger, Mali, Burkina Faso, Mauritania e Ciad) e il segretario generale della Comunità dei 29 Stati del Sahel e del Sahara (Cen-Sad) Ibrahim Sani Abani.
Della delegazione europea faranno parte rappresentanti di Parlamento, Commissione e Bei, ma anche di Unido, Fao e settore privato europeo tra cui, per l'Italia, Enel, Confagricoltura e Coldiretti, oltre agli esperti del Crea. Si terranno infatti due conferenze incentrate su investimenti e trasferimenti tecnologici incentrate su digitalizzazione, agricoltura, gestione delle risorse idriche e rinnovabili per promuovere partenariati e investimenti, oltre all'impiego dei sistemi satellitari europei di Egnos, Galileo e Copernicus per agricoltura, trasporto aereo e controllo delle frontiere.
"L'obiettivo della visita è rafforzare i legami politici, promuovere gli investimenti e il trasferimento tecnologico in Niger", perché, ha avvertito Tajani, "solo attraverso un'azione globale che coinvolga tutti i mezzi e le risorse Ue, in stretta cooperazione con gli attori internazionali e del settore privato, possiamo fornire delle risposte concrete e solide alla povertà, all'immigrazione e alla sicurezza in Africa".
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