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Intelligenza artificiale, Strasburgo allerta su rischi

Mijatovic, senza controlli effetti negativi su diritti umani

Redazione ANSA STRASBURGO
(ANSA) - STRASBURGO, 3 LUG - I nostri diritti, dalla privacy alla non discriminazione, sono già stati compromessi dall'uso massiccio dell'intelligenza artificiale, e senza una rigida regolamentazione questa tecnologia, che può portare grandi benefici, rischia di trasformarsi in un "moderno Frankenstein".

La messa in guardia da un uso incontrollato dell'intelligenza artificiale arriva dalla commissaria dei diritti umani del Consiglio d'Europa Dunja Mijatovic. Perché, avverte, "c'è un numero crescente di prove che alcuni gruppi di persone - donne, minoranze etniche, disabili e Lgbti - sono vittime di discriminazione a causa di algoritmi che riproducono i pregiudizi". Per esempio, evidenza, "ci sono studi che dimostrano che Google aveva la tendenza ha mostrare agli uomini più che alle donne le inserzioni per lavori altamente remunerati". O, ancora, elenca la commissaria, "un software utilizzato per prendere decisioni sul sistema sanitario e gli aiuti ai disabili ha erroneamente portato a escludere molte persone che avevano diritto a riceverli". Numerosi esperti, poi, sono preoccupati per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale anche nel sistema giudiziario. "È necessario quindi che vi sia maggiore trasparenza su come i sistemi che utilizzano l'intelligenza artificiale sono pensati e elaborati, su come funzionano e possono evolvere", chiede la commissaria. Per assicurare che questa tecnologia porti benefici senza intaccare i diritti, secondo Mijatovic è quindi necessaria una collaborazione molto più forte tra stati (governi, parlamenti, magistratura, forze dell'ordine), privati, università, ong, istituzioni internazionali e cittadini. "Il compito che ci attende è enorme ma non impossibile", conclude Mijatovic. (ANSA)
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