"A politiche invariate c'è il rischio di una deviazione significativa dai requisiti nel 2019 e nel 2018 e 2019 presi assieme", scrive il Consiglio. L'Italia, "a una prima valutazione, si prevede che non rispetterà la regola del debito nel 2018 e 2019". Inoltre, "l'elevato debito pubblico implica che ampie risorse siano assegnate a coprire i costi per servire il debito, a detrimento di misure ce aiutano la crescita incluse istruzione, innovazione e infrastrutture".
In generale, "il Consiglio è del'opinione che le misure necessarie dovrebbero essere prese dal 2018 per rispettare le indicazioni del Patto. Sarebbe prudente anche l'uso di entrate inattese per ridurre il debito".
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