"Costa ha parlato di acqua come bene comune, un diritto universale accessibile a tutti e che non può essere considerato come una semplice merce da vendere - prosegue la nota -.
Finalmente c'è un governo che dà un segnale concreto ai 27 milioni di cittadini italiani che avevano difeso l'acqua pubblica nel Referendum del 2011". Evi precisa che "la posizione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo sulla Direttiva Acqua Potabile ricalca perfettamente quanto espresso dal ministro. I lavori sulla revisione della Direttiva ci vedranno in prima linea per difendere questo bene prezioso e diritto di tutti, in piena sintonia con il governo del cambiamento".
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